sabato 29 dicembre 2012
Recensione: Need for Speed Most Wanted (Android)
E ora è venuto il momento di passare in rassegna un gioco uscito qualche settimana fa e che secondo me rappresenta un nuovo punto di arrivo, tecnicamente parlando, per il genere automobilistico.
Sto parlando di Need for Speed Most Wanted 2012.
Questo gioco rappresenta in realtà un ri-edizione del ben famoso NFS Most Wanted uscito un paio di anni fa. Onestamente non ho mai giocato all'originale e non posso quindi pronunciarmi in una sorta di comparativa con questa versione fata per dispositivi mobili.
Ad ogni modo NFSMW è stato sviluppato per dispositivi Android e iOS.
Game Play
Il gioco si presenta come il più classico dei collector game, partiremo con una manciata di dollari giusto per acquistare un paio di macchine di fascia bassa e partecipare a qualche corsa al fine di guadagnare qualcosa e proseguire con la nostra avventura di collezionista.
Il gioco si suddivide in eventi, di difficoltà crescente, di vario genere.. si va dalle classiche corse contro altre auto in strade cittadine, a corse contro il tempo per finire con corse dove dobbiamo evitare di colpire altre auto ed elementi ambientali.
Vincendo le gare si sbloccheranno altri eventi e si guadagneranno punti esperienza e soldi. I soldi ci permetteranno in un primo momento di acquistare auto, ma superato un certo livello avremo la possibilità di comprare degli upgrade prima di ogni corsa (corazza rinforzata, telaio alleggerito etc).
Al momento attuale non so se ci sono altre possibilità di evoluzione del nostro alter ego collezionista, ma le auto non si possono potenziare permanentemente (un po come avviene con Asphalt per intenderci) ma gli upgrade funzionano solo per una gara dopodiché andranno riacquistate.
Uno degli elementi centrali del gioco (e in generale di tutti i NFS) è la presenza delle pattuglie di polizia e degli autovelox che richiameranno le suddette le quali si precipiteranno a rotta di collo per fermare la nostra folle corsa. La polizia potrà anche creare dei posti di blocco con tanto di fora-gomme per fermare la nostra corsa.
Un'altra cosa importante da tener presente è che la nostra auto non è indistruttibile, ogni urto danneggerà la nostra vettura. I danni saranno via via ben visibili (e resi altrettanto bene!) ma al di la del danno estetico la nostra auto continuerà a correre senza problemi, è da tener presente però che il danno non dovrà mai raggiungere il 100% altrimenti la nostra auto non potrà continuare la gara.
Se siamo connessi ad internet, ogni tanto appariranno degli eventi speciali che ci permetteranno di sbloccare le auto NFS edition..
Il nostro punteggio verrà di volta in volta aggiornato e confrontato online con quello di altri amici che hanno il gioco, il tutto passerà attraverso la piattaforma Origin di EA.
Grafica, sonoro e prestazioni
Graficamente il gioco è veramente superlativo, devo dire che è il più bello visto finora! Le ambientazioni sono ben realizzate ed estremamente dettagliate, ed anche le auto sono fatte molto bene, molto dettagliate compresi i danni che sono realizzati magistralmente. Di fatto, non per ripetermi, il più bello mai visto su un telefono.
Anche il sonoro è fatto molto bene, ogni auto ha il suo motore ben renderizzato.
Dal punto di vista prestazionale va sottolineato che il gioco è veramente pesante ed occorre un ottimo hardware per farlo girare fluido senza problemi.
Sul mio sistema di prova, il Padfone in modalità smartphone, riesco a far girare il gioco fluidamente solo se tengo libero 200 mb di ram altrimenti il gioco risulta molto scattante quasi ingiocabile.
Quindi con una CPU Snapdragon S4 (dual core) e una Andreno 225 come GPU e 1Gb di RAM occorre avere 200 mb liberi per assicurarsi delle ottime prestazioni altrimenti lasciate perdere.
Onestamente io utilizzo Memory Booster Pro per liberare quella memoria necessaria prima di giocare e il tutto a quel punto viaggia alla grande!
Se avete un QuadCore o un dispositivo con 2 gb di ram non avrete problemi di sorta.
Conclusioni
Adesso il gioco è venduto a 0.89 euro e quindi molto allettante, se avete un hardware adeguato ve lo consiglio senza timore
martedì 4 dicembre 2012
Crysis 3 sarà un altro titolo che porterà gli hardcore gamer a tornare sul PC?
ebbene dopo quella parentesi tonda il vuoto totale..fino agli annunci della Crytek... in pratica Crysis 3 per PC sarà, a detta loro, un gioco superlativo e pieno zeppo di tutte le migliori tecnologie implementative attualmente in circolazione.
A partire dalla gestione della IA totalmente rivista rispetto al precedente (e deludente) capitolo, fino ad arrivare a giochi di ombre, nebbie volumetriche, nuovi sistemi AA e riflessioni di luce anche sulla vegetazione, il tutto condito con l'uso massiccio delle DX11..
Ebbene già a leggere di queste caratteristiche mi viene l'acquolina in bocca e una certa eccitazione fatale..ma a che prezzo tutto ciò?
Gli sviluppatori hanno dichiarato che per godersi a pieno di tutto questo ben di Dio e ovviamente goderselo bene (quindi con un FPS buono) occorrerà una configurazione come la seguente:
CPU di ultima generazione Quad core (i7 per intenderci con gli ultimi socket)
8 gbyte di ram a bassa latenza
Scheda video di ultima generazione mono core top di gamma o multi core di faccia medio-alta
Hanno anche postato un paio di configurazioni di esempio che possono rispondere a queste esigenze
- Intel i7 2600k
- Nvidia 680GTX (in alternativa una scheda ATI 7970)
mmm chissà se con il mio i5 2500k e con le mie due 570GTX riuscirò a godermelo ma ho paura che rimarrò forse deluso...
E voi sarete pronti per questo pompatissimo (sulla carta) giocone?
Steam sta tentando di trasformare il PC in una console?
La novità in questione si chiama Big Picture..
In pratica adesso il nuovo Steam permette di essere utilizzato con un'interfaccia totalmente diversa da quella alla quale eravamo abituati... in pratica tutto viene sostituito da schermate full screen con icone molto grandi, molto consolari, e con il pieno supporto al pad. ebbene si..adesso si può usare il pad per muoversi attraverso tutti i menu di steam.
La nuova "home" screen di Steam è richiamabile prendendo il tasto "xbox" dei pad xbox (o simili).
Il tutto rievoca molto l'interfaccia della Dashboard di xbox...
Anche quando si avvia un gioco adesso tutte le notifiche che appaiono a schermo sono state ridimensionate e rese gestibili dal Pad.
Intendiamoci, quest'interfaccia può essere sempre utilizzata con il classico mouse e tastiera però il sistema è stato di fatto ottimizzato per l'uso col pad e per l'uso con schermi TV (o monitor di grandissime dimensioni tipo 32" o superiore).
E' sempre possibile tornare indietro con la vecchia interfaccia ma se Steam dovesse vedere che quella nuova viene accolta positivamente non mi stupirei se decidesse di reciderla definitivamente.
In pratica con questa nuova interfaccia ha trasformato il PC in una console a tutti gli effetti..per curiosità ho connesso il pc alla mia TV 47" tramite l'HDMI e ho giocato a Batman Arkham city..e devo dire che l'effetto WOW c'è stato davvero...
Il nuovo sistema permette anche di utilizzare la chat, e la navigazione web di Steam sempre tramite pad!
Con l'occasione Steam ha messo in svendita una bella quantità di giochi Ottimizzati per PAD fino al 10 dicembre..degno di nota il gioco Alan Wake che viene proposto completo di tutti i suoi dlc a solamente 9 euro (oppure 7 euro solo il gioco di base)... e devo dire che questa cosa mi ha lasciato piuttosto sorpreso dato che è un gioco che volevo comprarmi ma aspettavo di trovare una confezione vera e non una in DD...
A parte questo inciso, sembra che Steam stia puntando a trasformare il PC in una super console Steam powered..
Chissà se ci riuscirà... il compito è tutt'altro che semplice considerando che anche Microsoft con il suo Windows 8, sta tentando l'integrazione PC e console sul lato Xbox live..
E a questo punto EA con la sua piattaforma Origin come si comporterà? eheh staremo a vedere
Voi preferite il PC trasformato in Console oppure lo preferite come era prima?
lunedì 3 dicembre 2012
Come gestire la memoria del proprio Android (e migliorarne le prestazioni)
Una delle caratteristiche fondamentali da tener presente quando si usa un dispositivo mobile è quello della gestione della Memoria RAM, quella che viene utilizzata dal sistema per far girare le applicazioni e i servizi del proprio dispositivo.
Android ha il vantaggio di essere un sistema multitasking ma come tutti i sistemi operativi di questo genere è molto importante avere la RAM capiente, questo perché in generale più RAM si possiede e più task (programmi e servizi) si possono tenere su contemporaneamente.
Nei dispositivi mobili è molto importante anche l'ottimizzazione del sistema per poter rendere il più snello possibile qualsiasi operazione effettuata sul telefono/tablet.
Questi due aspetti si traducono in una gestione molto specifica della memoria in funzione delle App avviate e quelle chiuse.
Il sistema di Google fornisce un suo sistema gestionale che segue criteri preimpostati, questi criteri poi possono essere modificati dai vari produttori hardware che magari preferiscono gestire in maniera diversa queste risorse.
Ma non dimentichiamoci che la filosofia di Android sta nella sua natura "open" e quindi anche noi utenti, se vogliamo, possiamo decidere come il nostro dispositivo deve poter gestire queste risorse!
Prima di andare avanti è bene chiarire come Android normalmente gestisce la RAM e i Task: i task sono suddivisi in 6 categorie ognuna delle quali viene gestita in maniera specifica dal sistema.
- Foreground App: questa è l'App che in quel momento è avviata e visibile sullo schermo, è praticamente l'applicazione correntemente utilizzata dall'utente.
- Visible App: queste sono invece le App che stanno in esecuzione ma NON sono visibili sullo schermo, in questa categoria vanno quelle app che magari sono state appena chiuse e che devono continuare a fare alcune operazioni, oppure alcune app specificatamente sviluppate per girare anche quando non visualizzano niente a video.
- Secondary Server: queste non sono vere e proprie App ma sono servizi, i servizi sono dei task speciali che rilasciano funzionalità specifiche e che vengono normalmente sfruttate da altre App che ne hanno bisogno. In questa categoria vanno quindi quei servizi che sono ancora "vivi" perché stanno lavorando o perché hanno appena finito di fare la loro funzione.
- Hidden App: queste sono quelle procedure (servizi) che NON sono più vive (perché magari hanno finito da tempo di essere utilizzate) e vengono inserite in uno stato dormiente (IDLE) nell'attesa di essere riutilizzate.Android NON cancella a priori queste procedure perché se le tiene in memoria possono essere "riesumate" più velocemente in caso di bisogno.
- Content Provider: i content provider sono anch'essi servizi che però hanno il compito di fornire dati (di qualsiasi genere, un contatto, un sms, un filmato e così via). I content provider sono molto importanti perché tantissime App ne fanno uso, ad esempio Facebook piuttosto che Skype ne fanno uso per reperire i dati necessari al loro corretto funzionamento
- Empty App: queste sono App che ormai sono state chiuse e che non stanno più girando. Di fatto sono App che non sono nemmeno più di tipo Visible. Queste App NON vengono cancellate a priori perché nel caso vengano riavviate, il sistema le potrà tirare su molto più velocemente.
lunedì 12 novembre 2012
Recensione: Halo 4 (Xbox 360)
Ma andiamo con ordine, ed ecco a voi la mia recensione personale di Halo 4.
La Storia
Non spoilerò niente promesso! Detto questo Halo 4 inizia proprio dove finisce il 3..anzi circa 4 anni dopo, Master Chief viene risvegliato da Cortana perché sembra che finalmente l'astronave alla deriva dove ci siamo ritrovati alla fine del terzo capitolo, si è imbattuta con una flotta di Coventant...
Da qui in poi NON vi dirò niente perché è tutta una sorpresa! (anche se su Internet di spoiler ce ne sono in abbondanza!!!)
Ci troveremo all'inizio di una nuova trilogia, e questa volta torneremo a guidare Master Chief..quindi niente prequel alla Reach e niente spinoff alla ODST.. qui si torna a trottare il vero Halo!
La storia, al punto in cui sono arrivato (circa il 30% dell'intera avventura) è veramente avvincente e da questo punto di vista la 343 ha fatto un ottimo lavoro. Lo spessore dei personaggi principali, gli avvenimenti e i colpi di scena sono realizzati con grande cura, niente a che vedere con la prima trilogia che, se si eccettua il terzo capitolo, di storia non offre un granché. Diciamo che se Reach è considerato un capitolo con una storia profonda e avvincente, Halo 4 bissa alla grande!
La cosa bella è che sono riusciti a collegare perfettamente tutti gli avvenimenti passati e presenti inserendoli perfettamente in quella che ormai è divenuto un universo.
La Campagna, la IA e il Coop
La campagna in solitario si presenta come un classico Halo, ci si sposta in ambientazioni molto evocative passando da situazioni piuttosto varie per quanto la progressione rimanga piuttosto lineare come nei vecchi Halo. Nonostante ciò, molte sono le situazioni dove avremo la completa libertà di strategia e azione, di fatto potremo affrontare le situazioni seguendo strategie diverse a seconda se giochiamo da soli o in coop.
La campagna può essere fatta in solitaria o in coop un pò come in Reach ed ODST, ovviamente in coop da il meglio di se, nel senso che è possibile mettere in piedi strategie piuttosto complesse ed esaltanti (soprattutto se i giocatori sono veterani di Halo!).
La IA è stata migliorata e ora i nemici ricordano la nostra posizione e verranno a cercarci a volte utilizzando strategie diverse; non si arriva a livelli eccelsi come BF3 dove i nemici attuano anche complesse strategie cooperative, però adesso non si è mai totalmente al sicuro se nascosti dietro ad un riparo e saremo costretti sempre a muoverci e a ragionare "velocemente"!
Il livello di difficoltà purtroppo non è elevato, e questo è una nota piuttosto dolente... Halo ha sempre sofferto di un non perfetto bilanciamento nel livello di difficoltà, di solito il livello Leggendario era gestibile solo in coop mentre quello Eroico era affrontabile in singolo ma risultava troppo banale.
Secondo me hanno abbassato il livello di difficoltà generale, di fatto non sto trovando particolari problemi nell'affrontare la campagna in Leggendario da solo.. Tanto per darvi un idea, sto giocando parallelamente in Leggendario singolo e coop e sono su entrambi all'inizio del capitolo 4..ebbene in singolo per fare i primi tre capitoli ho impiegato circa 3 ore di gioco effettivo (poco più di un ora a capitolo) mentre per fare i soliti tre capitoli in coop ho impiegato un ora mezzo circa... Insomma rispetto ai precedenti mi pare che sia molto più semplice!
Altra nota dolente è la lunghezza della campagna, ridotta in questo Halo a soli 8 capitoli! Mmmm ho paura che abbiano dato molta più importanza agli Spartan Ops che alla Campagna principale..ad ogni modo la campagna rimane, dal punto di vista dello storyboard, veramente avvincente!
Gameplay
Il gameplay è sostanzialmente rimasto il solito di Reach ma con diverse limature e miglioramenti, diciamo che Halo 4 può essere definito come "il miglior Halo di sempre" (per fare una citazione "eccelsa"). Adesso finalmente è possibile avere un tasto dedicato ad acquattare il proprio personaggio inoltre hanno aumentato il numero di armi e di potenziamenti armatura, aggiungendo sia nuove armi covenant e terrestri sia il nuovo arsenale dei precursori (alcune armi dei precursori sono veramente spettacolari!)
Anche i veicoli sono stati aggiornati con alcune chicche nuove come un nuovo Mech terrestre veramente interessante!
La disposizione dei tasti ha subito qualche limatura e secondo me è migliorato da molti punti di vista, purtroppo hanno anche migliorato l'auto AIM...rendendo forse troppo semplice mirare, ma del resto si sa che col PAD mirare è sempre un problema!
SpartanOps, Multiplay e Waypoint
L'aspetto più interesante di Halo 4 sta nel comparto multiplay, in pratica un'enorme evoluzione del vecchio Reach!
SpartanOps sono una serie di missioni cooperative un po' come avviene in tanti giochi attuali (vedi BF3) la cosa interessante delle SpartanOps, oltre ad una sorta di mini-storia correlata, è il fatto che 343 rilascerà nuove missioni da scaricare (non si sa se a pagamento o meno) e se non erro già dalla prossima settimana ci saranno nuove SpartanOps disponibili!
Invece Giochi di Guerra è il classico Multiplay di Halo. Per tutte le modalità multiplay adesso è possibile utilizzare varie classi specializzate, all'inizio è abilitata solo la classe Spartan ma ve ne sono altre 7 da giocare (di cui 2 se non erro sono disponibili solo per coloro che hanno l'edizione limitata), ogni classe è a sua volta personalizzabile: è possibile scegliere fino a 5 dotazioni di armi (in pratica 5 configurazioni diverse) che è possibile scegliere all'inizio di ogni match le varie armi e potenziamenti armature si possono acquistare spendendo "punti spartan" che si acquisiscono salendo di livello. Oltre alle armi e ai potenziamenti vi sono dei "pacchetti strategici" ogni dotazione ne può possedere due e sono abilità aggiuntive come munizioni aumentate o "corsa infinita".
La crescita di livello permette anche di sbloccare vari elementi nuovi per personalizzare il proprio Alter ego un po' come avveniva su Reach.
Oltre a queste chicche si ritrovano la Fucina e la modalità cinema già viste nei precedenti capitoli della saga.
In Halo 4 i punti esperienza si possono fare anche durante la campagna, vi saranno di volta in volta proposti vari obiettivi (tipo finire una missione entro un certo limite di tempo etc etc) che ci permetteranno di acquisire nuovi punti esperienza!
A completare il tutto vi è una rinnovata integrazione con Halo Waypoint, durante la campagna ci imbatteremo ad esempio in alcuni terminali che sbloccheranno dei filmati in Halo Waypoint, questi filmati daranno elementi aggiuntivi alla trama di Halo 4.
Grafica e suono
Il sonoro in Halo 4 non è male, non si toccano le vette raggiunte dai precedenti capitoli (in particolare Halo 2 che per me rimane quello con le migliori colonne sonore) il doppiaggio in italiano è realizzato piuttosto bene ma purtroppo si possono notare degli sfasamenti con il video..peccato!
Diversa invece è la situazione grafica, qui Halo 4 si mostra alla grande! Decisamente migliore rispetto a tutti i vecchi capitoli, le ambientazioni sono molto ricche, i fondali soprattutto sono realizzati in maniera magistrale (anche nelle arene multiplay!!!) il numero di poligoni e la realizzazione degli spartan e dei nemici è veramente impeccabile rendendoli molto credibili, anche il design delle armi ha subito non pochi miglioramenti.
Le texture rimangono forse un po' troppo "semplici" ma si inseriscono perfettamente nel contesto ambientale del gioco. La cosa che più mi ha lasciato a bocca aperta sono stati gli effetti di luce e i riflessi realizzati in maniera molto dettagliata. Tutto questo po' po' di roba è stata realizzata mantenendo un frame rate elevatissimo, il gioco infatti viaggia in fluidamente senza mai avere momenti di incertezze! nemmeno nei momenti più concitati!
Certo le ambientazioni non sono interattive, gli edifici non si possono distruggere (salvo qualche raro blocco/riparo sparso in qua e la) e questo fa un po' storcere il naso, ma rimane cmq fedele alla linea di Halo, onestamente però su questa cosa mi aspettavo qualcosina di più.
Confezione ed extra
Una nota di merito a parte va alla dotazione in edizione limitata, la confezione ben realizzata e ai gadget presenti veramente ben curati e ricchi di particolari che, come avvenne anche in Reach, aiuta ad approfondire alcuni aspetti della storia principale!
Il gioco si presenta in due dischi (il primo solo per la campagna e il secondo per tutte le modalità online) ma Halo 4 sfrutta il nuovo sistema di installazione di Xbox, ovvero si installa solo il primo disco e poi solo dall'interno del gioco si installa il secondo creando di fatto su HDD un unica area virtuale del gioco e funzionando tranquillamente con un solo disco senza dover richiedere cambi durante la campagna o durante le sessioni multiplay
Conclusione
Da prendere al volo, è un ottimo gioco e lo consiglio a tutti in quanto è forse l'ultimo gioco (insieme a BF3 e GOW3) con la G maiuscola che potremo godere su questa 360!
lunedì 5 novembre 2012
Windows 8, prime impressioni d'uso
sabato 27 ottobre 2012
Xbox Glasses per Android is out! (ma anche Windows 8 is out!)
venerdì 12 ottobre 2012
Recensione: Ashpalt 7 Heat (Android)
Asphalt 7 continua la tradizione più o meno standard della serie, una serie di automobili da comprare, collezionare e potenziare usando i soldi vinti nelle varie competizioni organizzate in corse folli per strade cittadine.
Asphalt nacque tanti anni fa su N-Gage e si presentò come un gioco di corse ottimizzato per i dispositivi mobili, nel corso degli anni è riuscito ad adattarsi ai nuovi standard e a rinnovarsi quel che basta per fornire nuove sfide pur rimanendo ancorato al concept di base.
Asphalt 7 fornisce più di 60 auto da collezionare e nuove arene. La sua struttura rimane piuttosto simile al precedente capitolo: inizieremo con zero soldi e con due automobili piuttosto basilari, le tipologie di gare vanno dalle classiche corse che ci richiedono di arrivare a podio, alle eliminazioni delle automobili avversarie etc..
Ogni gara prevede anche delle missioni bonus che ci permetteranno di acquisire soldi e fama extra.
Andando avanti nelle gare se ne sbloccheranno di successive in un escalation di sfide.
Una delle novità più grosse del settimo capitolo è la maggior integrazione con i solcial network classici come Facebook e il social network di GameLoft. E' possibile condividere qualsiasi singolo progresso e questo ci permetterà di acquisire soldi extra (per la "gioia" dei nostri amici su FB XD )
Come per i precedenti due capitoli, Asphalt 7 racchiude una nutrita serie di Achievements da sbloccare che appariranno sul nostro profilo di GameLoft Live e che ci permetteranno di raccimolare ulteriori punti per la nostra fama :)
Altra cosa interesante è la possibilità di lanciare sfide ad amici online tramite Asphalt Tracker, un sistema che ci permette di sfidare gli amici a battere i nostri record nelle varie gare.
Dal punto di vista tecnico, il suono è gestito abbastanza bene e siamo sui livelli del sesto capitolo. Mentre la grafica ha subito miglioramenti qua e la, sono state apportate anche delle modifiche migliorative ai comandi (ad esempio il tasto nitro adesso è presente sia a destra che a sinistra dello schermo per un più flessibile utilizzo).
La fluidità del gioco è notevole, sul mio dispositivo che monta uno Snapdragon S4 il gioco riesce a girare tranquillamente senza scatti o cali evidenti di framerate. Anche nella modalità Tablet il gioco si comporta molto bene (sempre sulla stessa CPU).
Le uniche note negative che ho notato è che sul mio sistema a volte il gioco si arresta durante l'avvio, questo accade quando ho troppi processi aperti, effettivamente come gioco è piuttosto pesante e se avete dispositivi Android datati potreste non riuscire a godervi a pieno il gioco.
Asphalt 7 è disponibile sia su Android che su iOS, le caratteristiche sono piuttosto analoghe. Considerando il prezzo, 0.79 cent, direi che è consigliabile a tutti coloro che amano questo genere di giochi. Se avete però giocato a fondo e amato Asphalt 6 sappiate che questo settimo capitolo non offre tante cose in più ma piuttosto rappresenta un miglioramento del già capolavoro Asphalt 6.
martedì 9 ottobre 2012
Recensione: Dead or Alive 5 (Xbox 360)
In questi ultimi tre giorni sono stato costretto a casa e..non sapendo molto che fare mi sono "ammazzato" di videogiochi..era tanto tempo che non lo facevo :P e ho sviscerato due giochi meravigliosi: DOA5 e DeadSpace.
Oggi però voglio parlare di DOA...
Premetto subito di essere un hiper-fan di DOA alla stessa stregua di come lo sono per Tekken. Effettivamente tendo a comprare tutto ciò che è Tekken e DOA e spesso mi sono scervellato per tentare di definire quali dei due giochi fosse per me il migliore... Ebbene la cosa è sempre stata molto difficile a causa della differente filosofia dei due titoli.
Tekken, come definito più volte e anche nell'ultima recensione, è un gioco che punta a "simulare" il combattimento cercando di ricreare una sequenza di tasti tali da rappresentare la giusta sequenza visiva delle varie mosse in successione e questo lo si può riscontrare non solo nelle combo di attacco ma anche nella struttura implementata per le schivate, le contro mosse etc..
Ho più volte definito Tekken un simulatore di combattimento e forse è l'unico vero simulatore di questo tipo. Tekken non è un titolo perfetto, anzi, presenta diversi difetti che si trascina fin dal suo esordio, primo fra tutti un sistema di arene che, per quanto migliorate negli ultimi due titoli, non regge il confronto con quelle implementate in altri titoli (guarda appunto DOA).
La filosofia di Tekken lo rende un gioco per "molti ma non per tutti", richiede molto training per poterlo apprezzare bene e spesso porta il neofita a limitarsi a pochi personaggi più "semplici" da padroneggiare di altri...insomma è molto difficile entrare nella filosofia di Tekken soprattutto per coloro che si affacciano solo ora a questo titolo (chi come me lo gioca dal primo capitolo si trova avvantaggiato perché ha già introiettato e digerito il gameplay e la struttura di base).
DOA invece ha una filosofia diversa, punta molto all'immediatezza..il neofita si trova davanti un sistema di combattimento apparentemente più intuitivo e immediato per quanto semplificato e questo è valido per praticamente tutto il rodster dei personaggi, si ha di fatto un tasto per i "pugni", uno per i "calci" uno per le prese e uno per le parate/contromosse.
Dico apparentemente perché in realtà arrivare a padroneggiare bene un personaggio e le meccaniche di gioco non è così facile anzi... però a differenza di Tekken con DOA si può iniziare a divertirsi senza frustrazioni fin dai primi minuti. Altra cosa che distingue DOA è il suo sistema di contromosse che di fatto rende molto dinamico e variabile la strategia di ogni giocatore.
Ultima cosa che mi fa impazzire di DOA è l'attenzione posta alle arene, ricche di particolari e soprattutto interattive, spesso molte arene nascondono altre aree di gioco e ci possono aiutare a creare strategie di combattimento che possono di fatto cambiare gli esisti del match.
Questo aspetto anche Tekken lo ha introdotto (prima in maniera molto timida e non perfettamente riuscita in Tekken 4 e poi via via perfezionato nei capitoli successivi..ma non siamo ancora al livello di DOA).
Ultima cosa che DOA ha come carattere distintivo sono lo storyboard, meno forzato di Tekken e più avvincente, e il sistema TAG sicuramente la caratteristica più distintiva ed estremamente sviluppata.
Per tali ragioni, per quanto ami anche Tekken, reputo DOA superiore e forse il miglior picchiaduro al momento in circolazione
Dopo questo preambolo enormemente lungo cominciamo con DOA5! (e meno male!)
La modalità storia
La storia, che in DOA ha sempre rivestito un ruolo piuttosto importante, vede i nostri personaggi alle prese di un mondo post-doatec distrutto da Helena nel precedente capitolo e ricostruito da quest'ultima e nella ricerca di Alpha 152. In questo quinto capitolo la modalità storia è stata divisa dalla normale modalità arcade e di fatto ha una modalità tutta sua dove ci troveremo ad assistere all'evoluzione della storia del mondo di DOA interpretando via via i vari personaggi forniti nel gioco. Durante i vari scontri si potranno anche rincorrere missioni secondarie che richiedono determinate azioni per essere guadagnati.
Qualcuno in rete sostiene che la modalità storia abbia poco mordente ma io non la penso così, anzi è piuttosto divertente e via via che si prosegue nei vari capitoli si possono assistere anche a gag veramente divertenti tipico di alcuni personaggi particolarmente stereotipati.
Modalità combattimento
Le modalità combattimento sono i classici versus, arcade, allenamento, time attack e sopravvivenza. Ognuno dei quali nascondono achievements di vario genere.
Le meccaniche di combattimento di DOA come accennato prima sono molto improntate sul dinamismo dei vari personaggi, ognuno ha un proprio stile e, cosa non da sottovalutare, praticamente nessuno di essi rappresenta il clone di altri personaggi. Questo ci porta ad adottare strategie diverse per ogni personaggio. In DOA5 sono stati apportati numerosi miglioramenti nel sistema di combattimento a partire dalle collisioni ancora più efficace rispetto al quarto capitolo e soprattutto sono stati rivisti sia i tempi di reazione che il danno delle contromosse in generale ridimensionate portando il giocatore a non pensare alle contromosse come punto centrale della propria strategia. Secondo me sono riusciti molto nell'intento portando il combattimento di DOA ad un piano superiore in termini di variabilità e strategia.
Aumentati e differenziati ulteriormente le mosse di ogni singolo personaggio che adesso iniziano ad arricchirsi anche delle mosse roteanti e di quelle da effettuare durante la schivata laterale...intendiamoci questa cosa già si vedeva nel quarto DOA ma adesso sono stati ancora migliorati anche in termini di reattività e sincronismo
Alcuni personaggi iniziano ad annoverare un numero di stili e combinazioni veramente di rilievo (vedi Brad wong che con le sue 190 mosse permette di avere un personaggio veramente divertente e temibile!). I combattimenti si possono giocare in singolo o in tag e in questo caso le dinamiche sono eccezionali in quanto lo scambio dei personaggi risulta essere fondamentale (qui Tekken con il suo ultimo capolavoro ha iniziato a mettere una modalità TAG degna di tale nome..ma non raggiunge la completezza di DOA).
L'online
DOA è stato forse il primo gioco di combattimento ad aver introdotto un sistema online avvincente, pieno di diverse tipologie di match e con un sistema di ranking avvincente. Nel gioco online è possibile fare match 1vs1 classificati oppure entrare nelle varie room ed imbattersi in modalità diverse come il "chi vince resta" o il torneo.
Qui è possibile visionare i combattimenti degli avversari in attesa di essere chiamati sul campo e anche di chattare vocalmente o digitalmente.. qui devo dire che non sono stati apportati grandi miglioramenti e da questo punto di vista TTT2 ha aggiunto una caratteristica interessante (quella del training durante l'attesa).
Vincere o perdere gli incontri ci farà guadagnare o perdere punti esperienza che determineranno il nostro "livello".
Durante le varie modalità offline è possibile essere "contattati" dal sistema server che ci invierà richieste di match classificati e in qualsiasi momento potremo accettare o meno tale sfida. In caso affermativo verremo automaticamente portati sul match online per poi tornare a fare ciò che si stava facendo alla fine di esso. Questa cosa è veramente fichissima e gestita piuttosto bene!
Extras
Come in tutti i DOA che si rispettono anche qui tanti extra a partire dai vari signs relativi a vari missioni e achievements guadagnati giocando alle varie modalità, filmati vari etc etc.
E soprattutto i costumi che si possono sbloccare via via, ogni personaggio ha un sacco di costumi molto ben realizzati (soprattutto quelli femminili). Purtroppo non sono customizzabili (tipo TTT2) però sono veramente ben realizzati. Su questo aspetto mi sarei aspettato qualcosa di più come appunto la possibilità di personalizzare i propri costumi.
Personaggi e ... Akira!?!?
In DOA5 sono stati aggiunti due nuovi personaggi appartenenti al mondo di DOA che portano nuovi stili come l'MMA di Mila e in più fanno capolino anche due personaggi presi in prestito da Virtua Fighter: Sarah e Akira... sinceramente non so come mai sia stata fatta questa scelta, la meccanica di VirtuaFigher è molto diversa da quella di DOA e mentre Sarah sono riusciti a riportarla sul mondo di DOA ottenendo degli ottimi risultati, Akira rimane ancora un po' troppo vincolato alle meccaniche di VirtuaFighter..premetto però che ancora questi due personaggi non li ho maneggiati molto e quindi non mi sento di pronunciarmi in maniera definitiva sulla questione. Quello che ho detto è dettato solo da una prima impressione che può essere sbagliata..vero è che online per ora non ho visto nessuno utilizzare questi due personaggi e anche nella modalità storia questi personaggi sono stati inseriti come semplici comparse... boh! rimango perplesso per tutto ciò
Grafica e sonoro
Il sonoro è bellissimo, le colonne sonore i doppiaggi e gli effetti sonori sono veramente ben ricreati e molto più profondi e coinvolgenti rispetto a quelli di TTT2.
La grafica secondo me è molto pulita e migliorata soprattutto per quanto riguarda il design delle arene fatte veramente ma veramente bene! I personaggi ben ricreati alcuni veramente ben fatti e migliorati rispetto alle precedenti versioni con dettagli sui tessuti e sui volti veramente interessanti. Bello ad esempio anche vedere che alla fine del combattimento i personaggi siano presentati sudati e un po' "sciupati" a seconda di quanta energia gli sia rimasta.
Insomma piccole chicche che rendono il gioco veramente bello da guardare oltre che da giocare.
Infine ottimo il frame rate, grafica fluida e velocissima..per ora non ha perso un colpo! Anche sull'online funziona bene (molto meglio di TTT2) con meno lag e con una fluidità migliore in generale.
Io ho provato la versione per 360 e non ho potuto provare quella per PS3 quindi non so se ci sono differenze particolari, a giudicare da ciò che ho visto su internet i due prodotti sono equivalenti con i soliti pro e contro a seconda delle versioni: PS3 conta un miglior bilanciamento dei colori ma un peggior aliasing e un frame rate che a volte si abbassa mentre su 360 abbiamo una grafica più ricca ma colori meno bilanciati con un frame rate più stabile.
L'unica vera differenza è il PAD che secondo me su PS3 è decisamente migliore, i picchiaduro sono più gestibili se il d-pad è posizionato più in alto rispetto agli stick analogici..purtroppo questo è sempre stato un problema del pad della 360. (io ho preso il DOA della 360 solo perché sono legato "sentimentalmente" al mio account su 360 :D :D..si sono malato :P )
Conclusioni
Insomma DOA secondo me è un gioco per tutti, dal neofita al pro..se vi piacciono i picchiaduro e state cercando anche qualcosa da poter giocare in gruppo a casa, DOA5 è un gioco OBBLIGATORIO!!!
Se siete giocatori PRO DOA5 può regalarvi delle belle soddisfazioni ma è anche vero che offre una filosofia che potrebbe non riscontrare a pieno le esigenze di un vero PRO (in tal caso meglio andare su un Tekken), rimane però un gran gioco da avere XD
mercoledì 3 ottobre 2012
Recensione Reckless Race 2 (Android)
Ad essere sincero ho giocato veramente molte ore a questo gioco, considerando che è un game per telefono, ho raggiunto quasi le 11 ore di gioco!
Reckless Race 2 è un gioco di corse, come fa intuire il nome, con una presentazione vecchio stile (molto anni '80 all'epoca di Super OffRoad), la visione dei percorsi è dall'alto con una telecamera semovente che tenta (ma non più di tanto) di seguire la propria automobile.
Il gioco presenta diversi elementi manageriali, con la possibilità di comprare auto nuove e potenziarle..certo rispetto ad altri titoli, le funzionalità manageriali di questo RR2 non sono poi così profonde e tutto viene interpretato in maniera molto Arcade, però rende comunque l'esperienza di gioco interessante.
All'inizio del gioco saremo invitati a scegliere un personaggio tra quelli disponibili, la scelta è puramente estetica e non influisce sulle prestazioni in gara.
Dopodiché avremo la possibilità di partecipare a diverse modalità di gioco
2 multiplayer, di cui la più interessante è la sfida online fino a 6 giocatori
la modalità Arcade: ci porrà davanti a 40 gare su piste diverse con un'auto fissata dal gioco e dovremo cercare di arrivare primi (per progredire basta arrivare al podio).
ma la modalità più longeva rimane senza dubbio la modalità Carriera dove ci troveremo a scegliere tra una decina di tornei di gare su strada o fuoristrada che ci porterà quindi a scegliere con attenzione il tipo di auto e la propria configurazione..si perché a seconda dei potenziamenti avremo un indice di prestazione ben preciso che può di fatto influenzare (positivamente ma anche negativamente!) le nostre prestazioni nelle varie tipologie di gare.
Ad esempio in alcune gare conviene attivare alcuni tipi di potenziamenti in favore di altri e viceversa. Queste configurazioni si impareranno a padroneggiare solo dopo molte ore di gioco, all'inizio infatti la tendenza sarà quello di attivare tutto quello che abbiamo a disposizione.
Le varie gare si dividono tra le gare semplici, la corsa a tempo e l'eliminazione (dobbiamo ad ogni giro cercare di non essere l'ultimo altrimenti verremo eliminati). Le gare della carriera si svolgeranno essenzialmente con il criterio del torneo a punti.
Il gioco risulta essere piuttosto impegnativo ma non eccessivamente, dopo un pò si imparano diversi trucchetti e soprattutto a padroneggiare le varie vetture che, benché non siano molte (e non sono auto reali, probabilmente per questioni di licenze) sono estremamente variegate e con caratteristiche differenti.
Il sistema di guida è molto realistico ma purtroppo i controlli a volte non sono precisi..o meglio i controlli di default sono estremamente precisi (anche se non intuitivi) ma non quelli alternativi (e più intuitivi).
A proposito di controlli, il gioco supporta anche eventuali tastiere connesse via USB o BT, personalmente l'ho provato trasformando il PadFone nel netbook e usando la sua tastiera e devo dire che in questo modo la giocabilità aumenta tantissimo al punto quasi di diventare più facile finirlo, peccato che non si possano mappare i tasti e ci ritroveremo così a utilizzare forzatamente le quattro frecce direzionali.
Dal punto di vista grafico il gioco è veramente ben fatto, si presenta come un misto tra 2D e 3D molto belle le texture e gli effetti grafici.
Il sonoro è fatto piuttosto bene e le colonne sonore di gara (due che si alternano tra una gara e un'altra) sembrano uscite da un gioco degli anni 80, molto ben curate e avvincenti!
Dal punto di vista prestazionale il gioco si presenta non troppo pesante, sul Padfone (uno Snapdragon S4 dual core ) il gioco viaggia senza scatti o tentennamenti, anche quando si hanno diversi task aperti in background. RR2 gira bene anche sui tablet, l'ho provato sempre con il padfone "trasformato" e la CPU dual core è riuscita a mandare il gioco a 1024x720 senza tentennamenti (anzi a volte mi ha dato l'impressione che in modalità tablet il gioco fosse un pelo più fluido..ma forse è stata una semplice impressione).
Il gioco non è gratuito ma merita i soldi spesi, vi accompagnerà nei momenti morti della giornata e anzi..saprà catturarvi al punto di ritrovarvi a giocare anche in altri momenti!
RR2 è disponibile su PlayStore ma esiste anche la versione per iOS praticamente identica nelle funzionalità e nelle caratteristiche (e nel prezzo!)
martedì 2 ottobre 2012
Tekken Tag Tournament 2, Dead Space, Dead or Alive 5...e...Halo 4...
Mi ritrovo ora tra le mani 3 gioconi da godersi fino in fondo... Tekken Tag Tournament 2 (di cui ho anche fatto un recensione...), Dead Space (lo so non è recentissimo ma è un giocone che ho sempre voluto fare e magicamente mi è arrivato due giorni fa :P) e Dead or Alive 5 (si il mio gioco picchiaduro preferito, preferito a qualsiasi altro gioco picchiaduro!)... e devo considerare che tra un mese esce Halo 4...
Che dire....mi rendo conto che dovrei prendermi una settimana di ferie per poterne almeno finire uno!!!!!
Ma purtroppo non posso prendermi ferie e quindi? e quindi mi sa che per i prossimi 3 mesi metterò in ferie il mio buon PC per tornare a giocare alla 360... cavolo..la 360 nonostante i suoi 7 anni continua a volermi "regalare" (notate la finezza..regalare..beh hanno un costo 'sti giochini XD ) emozioni...
già già
(aspettatevi due nuove recensioni..a breve..spero)
lunedì 1 ottobre 2012
Recensione Tekken Tag Tournament 2 (Xbox)
Che dire, Tekken è considerato da molti (e dal sottoscritto) un caposaldo dei picchiaduro "moderni" e punto di riferimento del genere.
Al di là delle varie guerre di religione DOA vs Tekken vs Virtua Fighter (no non ho messo Street Fighter IV volutamente, quello è una cosa a se...), Tekken è un titolo che ha una sua storia e una filosofia implementata con costanza in tutto il suo ciclo di vita (se si esclude il quarto capitolo...).
TTT2 è il seguito di uno "spinoff" di Tekken che uscì ormai una decina di anni fa durante i primissimi periodi della PS2. Tekken Tag presentava un gioco basato sulle meccaniche di Tekdken 3 (forse il migliore e imbattuto tekken di tutti i tempi) proponendo però il roadster completo di personaggi di tutta la saga (più alcune new entries) con in più la possibilità di giocare con due personaggi contro un'altra coppia di combattenti, con la possibilità di intercambiarli durante il match.
L'idea era geniale anche se non innovativa e serviva a mio avviso per contrastare DOA2 che propose oltre al tag, tutta una serie di novità che di fatto offuscarono lo strapotere della saga Namco.
Purtroppo TTT non centrò il bersaglio, propose un motore grafico per niente migliorato e si portava dietro tutta una serie di limitazioni delle precedenti versioni che evidenziavano la "vecchiaia" accumulata dal titolo, la tag si limitava agli scambi o poco più e i match si svolgevano sulle vetuste arene "inifnite" di Tekken.
Ebbene Tekken si evolse (o Namco tentò con risultati alternati) dal quarto capitolo in poi...personalmente reputo il quarto capitolo il più innovativo Tekken degli ultimi 8 anni, ma ammetto che con Tekken 6 la saga abbia raggiunto un certo stadio evolutivo tale da renderla ancora oggi una delle migliori serie di combattimento mai avute nella storia dei videogiochi.
TTT2 sfrutta quanto fatto in Tekken 6 aggiungendo altri miglioramenti e reintroducendo la Tag riuscendo secondo me a tirare fuori un prodotto veramente bello e degno di essere posseduto da tutti gli amanti dei picchiaduro.
Dopo questo "piccolo" preambolo eccoci davanti al nuovo TTT2, che sembra tornare un pò alle origine proponendo come core principale il gioco "arcade" a scontri..niente più pseudo avventure, niente di così "futile" semplicemente si sceglie la propria coppia di personaggi (oppure se si vuole è possibile giocare senza compagno) e ci si butta in una serie di scontri (7 pi i tre finali per un totale di 10) dove alla fine dei quali si potrà sbloccare e assistere ad una sorta di "finale" dedicato ai personaggi utilizzati.
Detta così sembra di essere tornati indietro nel tempo dato che non vi sono intro, non vi sono storie particolari (se non il classico Torneo dell'Iron Fist dove i vari personaggi, per i motivi più disparati, si ritroveranno insieme a contendersi il primo premio).
Devo ammettere però che Namco ha curato molto tutto il contorno, partendo innanzitutto dal motore grafico, ancora migliorato rispetto al Tekken 6, e da una serie di accortezze quali le arene interattive che finalmente possono essere distrutte per rivelare altre aree dove continuare a combattere.
Anche i cambi di Tag sono stati migliorati e ora è possibile fare assalti tag, prese tag etc etc e, come è per DOA, anche in TTT2 a seconda dei personaggi scelti gli assalti tag possono cambiare rendendo molto vario la scelta strategica dei personaggi.
TTT on line
Ma uno dei punti forti di TTT2 è l'on line, come per Tekken 6, TTT2 si basa molto sugli scontri online che servono per accumulare esperienza e far crescere il grado dei propri personaggi. Ogni personaggio ha infatti il suo livello di crescita che si otterranno via via che si conseguiranno vittorie. Questo livello è presente anche per la modalità offline ma è diviso da quella online (di fatto online e offline offrono due livelli di crescita differente).
Finalmente Namco ha lavorato molto bene sulla gestione dell'online che adesso risulta essere bello reattivo e permette un efficace ricerca dei contendenti sulla base del proprio livello attuale!
Una delle cose che più ho apprezzato è che in TTT2 mentre si aspetta che il sistema abbia scelto il nostro contendente, è possibile "allenarsi" contro un dummy provando tecniche e di fatto facendo "riscaldamento"..soprattutto non ci si annoia stando in attesa inermi! Un applauso a Namco per questo!
Le altre modalità
Anche se questo TTT2 presenta meno modalità e sottogiochi rispetto ai precedenti capitoli, fornisce comunque delle modalità alternative con il quale divertirsi.
Oltre alle classiche Team Battle mode, Survival mode e Time Attack mode, possiamo trovare la modalità fantasma che permette di fare una serie infinita di scontri ma utili a sbloccare vari oggetti (vedi sotto) e soprattutto i finali dei vari personaggi, oltre all'avanzamento dei loro livelli.
Il ritorno di Combot
Una menzione a parte si merita la modalità Laboratorio dove ci troveremo a utilizzare Combot con la "memoria" resettata e con pochissime mosse (quelle di base e basta)..attraverso una serie di capitoli che hanno lo scopo di spiegare al neofita di tekken, le sue maccaniche, ci troveremo a vincere degli scontri che ci faranno guadagnare punti esperienza e soldi con i quali acquistare e installare in Combot una serie di combo e mosse.
Di fatto potremo specializzare e personalizzare Combot con le mosse che vogliamo. Ricordo a tutti che Combot è un personaggio di Tekken 6 che presentava un mix di mosse prese da vari personaggi. Adesso Combot lo potremo personalizzare con le mosse che vogliamo "installare" creando il proprio Combot da utilizzare nelle battaglie online e offline !!!
L'idea è molto carina e funziona anche piuttosto bene, l'unico appunto è che le "missioni" sono numericamente poche e per portare avanti la personalizzazione di Combot saremo costretti a ripeterle un'infinità di volte...il mio timore è alla lunga la cosa possa stancare.
Un'altra pecca è che uno degli obiettivi principali di questa modalità, quella di insegnare ai neofiti come funziona Tekken, non è stato centrato in pieno dato che la modalità non spiega alcune cose importanti come gli assalti tag...
La personalizzazione
Vincendo gli scontri si guadagnano soldi, con i quali sarà possibile acquistare nuovi vestiti e accessori per il proprio personaggio. Sarà possibile creare fino a 5 personaggi customizzati per ogni combattente! La cosa più interessante è che alcuni accessori (anzi quasi tutti) sono "attivabili" durante il gioco e possono essere usati per eseguire delle mosse! Per esempio se equipaggiamo Paul con la pistola e premiamo Su + PS + CD potremo fargliela usare contro l'avversario!
Tutte queste personalizzazioni si possono usare sia offline che online e devo dire che la cosa è molto molto divertente!
I teKnicismi di Tekken
Tekken si è sempre distinto dagli altri giochi del genere per una filosofia estremamente tecnica dei combattimenti. In tekken abbiamo infatti un tasto per ogni "arto" (piu il tasto Tag in questo titolo) e tutte le varie combo tentano (in maniera spesso molto efficace) di proporre una simulazione reale con i tasti che sono necessari ad eseguire le suddette. Questo aspetto di Tekken mi ha sempre affascinato al punto che potrei definire tranquillamente il gioco come un "simulatore" di combattimento marziale.
Se a questo aggiungiamo il fatto che quasi tutti i personaggi (con delle eccezioni) hanno uno stile e delle combo tutte loro e che soprattutto il numero di mosse dei vari personaggi è numericamente elevatissimo (si può arrivare anche a 180 mosse diverse!!!), rende Tekken un gioco per molti ma non per tutti!
Intendiamoci, Tekken si può giocare anche a livelli bassi..ma al momento che ci si sposterà online, solo chi mastica da tempo pane e Tekken potrà godere a pieno questo titolo..insomma..è un titolo esagerato ma soprattutto per chi già è un Tekken-fan.. gli altri troveranno forse anche frustrante il gioco in alcuni momenti.
Suono e grafica
Il comparto Sonoro, per quanto divertente, non è all'altezza dei precedenti titoli..intendiamoci le musiche e gli effetti ambientali fanno la loro porca figura ma francamente preferivo le colonne sonore di Tekken 6..anzi se proprio devo dirla tutta le migliori colonne sonore rimangono ad appannaggio di Tekken 3 e 4...
La grafica invece è veramente ben curata in tutti i dettagli, il frame rate è sempre altissimo e non ho mai notato rallentamenti (se non online ma dovuto a problemi di lag di rete).
Il gioco è presente sia su 360 che su PS3, io personalmente ho preso la versione per 360 e devo dire che i colori sono forse resi meglio su PS3 (l'effetto su PS3, soprattutto dei filmati, sembra decisamente più bello) ma l'antialiasing e il framerate sono decisamente migliori su Xbox (la 360 si sa, sul fronte Antialiasing e frame rate ha una marcia in più grazie al mini-processore dedicato allo scaling che di fatto sgrava di questo compito la CPU).
E Yoshimitzu???
Chi comprerà le versioni normali del gioco noterà una grande assenza...Yoshimitzu... in realtà non è stato eliminato ma purtroppo è presente per ora solo per coloro che hanno acquistato la versione ultra da collezione!
La Namco ha dichiarato che la renderà più avanti disponibile a tutti come dlc a pagamento.
Chissà se con questa politica la Namco deciderà di creare e fornire nuovi personaggi...speriamo!
Confezioni
TTT2 si può trovare nella sua versione base e in due versioni da collezione: quella collector che presenta la steel box, il gioco, il Tekken movie (un film in CG fatto apposta per TTT molto bello), un cd con gli mp3 del gioco e un artbook ben fatto.
La versione ultra-collector (non ricordo come si chiama) contiene in più un action figure e i codici per avere due personaggi in più tra i quali Yoshimitzu appunto, confezione in tiratura limitata (in italia solo 800 esemplari)..inutile dire che io mi sono accaparrato questa versione :P
Conclusioni
TTT2 è un gran gioco, non rasenta la perfezione (ha ancora alcuni difetti da considerare) ma rimane una scelta obbligata se siete Tekken-fan oppure se siete alla ricerca di un bel picchiaduro tecnico e difficile e vi siete stancati di StreetFighter.
Se invece siete amanti dei picchiaduro ma non siete particolarmente fogati vi consiglio di attendere il nuovo Dead or Alive 5 che uscirà tra due mesi, di confrontarlo e poi decidere se prendere TTT2 o DOA5 (non vi preoccupate...DOA5 sarà già mio e cercherò di fare velocemente una recensione).
lunedì 17 settembre 2012
mini-recensione di Battlefield 3 - Armored Kill
Sono riuscito a giocarci qualche ora e sono pronto con una mini-recensione ed impressioni personali.
Inizio col dire che la recensione si riferisce alla versione PC (anche se aggiungerò in fondo qualche considerazione sulle versioni console).
Armored Kill aggiunge una serie di mappe espressamente disegnate per poter giocare in ampissimi spazi, con i veicoli a terra. Le mappe che fornisce sono veramente ben fatte e traggono spunto da alcuni momenti della campagna off-line.
Vi è la mappa più grande mai creata in un FPS (circa 1.2 km quadrato!!!!) una cosa spettacolare!
Ovviamente mappe così grosse sono destinate a modalità che prevede l'uso massivo dei veicoli, muoversi come fanteria è quasi un impresa impossibile, anche se avvicinandosi nei punti di scontro la fanteria sarà fondamentale, soprattutto se è composta da Genieri.
Insieme alle mappe sono stati aggiunti nuovi Assignaments e nuovi veicoli terrestri, compreso il mitico Quod che tanto era utilizzato nel passato BFBC2!
La patch è composta da un pacchetto di ben 3.5 gb da scaricare che è stato preceduto da una patch correttiva di circa 2Gb!
La patch correttiva ha riequilibrato i danni di alcune armi, adesso le armi esplosive come i lancia razzi sono più realistici: è possibile abbattere oggetti e pareti degli edifici in maniera più rispondente alla realtà.
Purtroppo però altre armi sono state riequilibrate in maniera non molto realistica..come ad esempio le torrette semoventi sui veicoli che richiedono più colpi per abbattere la fanteria (piuttosto improbabile nella realtà!)
Armored kill fornisce anche una nuova modalità interessante, Supremazia Blindata, che pone un checkpoint come obiettivo di contesa delle due fazioni, una volta conquistato occorre difenderlo dall'assalto dell'avversario. La modalità è molto tattica e permette un approccio a BF3 decisamente nuovo rispetto alle modalità già viste in precedenza.
Che dire di questo pacchetto, nonostante non sia un appassionato delle battaglie su veicoli (infatti spesso tendo a giocare come Geniere a terra), devo dire che è ben studiata, ricca di particolari e piuttosto innovativa.
Armored Kill, insieme ai precedenti pacchetti, contribuisce ad aumentare ancora di più l'offerta "general purpose" che BattleField 3 riesce a regalare ai giocatori, ponendolo indiscutibilmente all'apice della classifica dei migliori FPS/Simulatori di guerra che esistano in circolazione...per come la vedo io è la perfetta via di mezzo tra un gioco stile Arma II e Call of Duty.
Le arene sono, come detto prima, molto molto grandi e di fatto sono studiate per un numero di giocatori veramente elevato, diciamo che per goderselo per bene conviene giocare con un numero variabile tra i 35 e i 64 giocatori, con un numero inferiore ne risente un pò l'esperienza di gioco, non più di tanto ma un po' ne risente.
Siete inoltre avvertiti..se avete un PC che regge a stento BF3 normale, queste arene non saranno il massimo della giocabilità, troppo ampie e complesse per essere gestite facilmente da PC non molto potenti, soprattutto se le arene sono iper affollate con 60 giocatori in arena...
Ho avuto modo di vedere alcuni feedback di giocatori consolari che hanno avuto modo di giocare ad Armored Kill, il lavoro di Dice sull'ottimizzazione del loro motore è notevole, si possono godere su Xbox e PS3 le medesime arene messe a disposizione delle versioni PC.
Ovviamente i particolari grafici (texture, effetti particellari e di luce) tecnologicamente più recenti, non sono presenti, ma la qualità generale è stata mantenuta e di fatto giocare ad Armored Kill su Xbox/PS3 risulta essere un'esperienza veramente appagante!
L'unico appunto che posso muovere è che purtroppo i limiti di queste piattaforme hanno portato ad un ridimensionamento del numero massimo di giocatori (limitato a solamente 24 membri in gioco), questo se nelle precedenti arene non costituisce un gravissimo problema, inizia a farsi sentire sulle mappe di Armored Kill che fornendo un'area molto più vasta si rischia di avere un abbassamento del ritmo di gioco. La cosa non è di per se una nota negativa (il ritmo di gioco è una cosa essenzialmente soggettiva), personalmente lo reputo un punto negativo avendo provato anche su PC le suddette arene con solamente 20 giocatori online e devo ammettere che la cosa è stata un pò più noiosa.
Ripeto, un punto che comunque è soggettivo!
Per il resto Armored Kill promosso a pieni voti su PC (per esperienza diretta) e Console (per esperienze indirette).
Probabilmente non offre grandi variazioni sul tema come invece hanno fatto Back to Karkand e Close Quarters, però rimane un pacchetto interessante che permette di allungare la vita (in termini positivi) di questo grande capolavoro!
giovedì 13 settembre 2012
iPhone 5.. delusione o evoluzione?
giovedì 30 agosto 2012
Recensione: Diablo III (PC)
giovedì 9 agosto 2012
iOS vs Android - iPhone vs RestoDelMondo
Salve a tutti... e dopo tutto questo tempo lontano dal blog ritorno con...una recensione? assolutamente no...oggi niente videogiochi... oggi parlerò di sistemi operativi mobili...
Come alcuni di voi sapranno, sono un appassionato di smartphone da una vita... ne ho posseduti tanti e tendo a cambiarli con una certa frequenza..in questi ultimi mesi mi sono messo a studiare Android e ne sono diventato ufficialmente uno sviluppatore (sto creando alcune App che spero di mettere online quanto prima..ed è anche per questo che nell'ultimo mese non ho avuto molto tempo per scrivere recensioni).
Da bravo appassionato (o malato?) di questi gingilli tecnologici, mi aggiro spesso tra vari forum o blog specifici e qui, soprattutto da un anno e mezzo a questa parte, trovo spesso diatribe anche feroci tra i sostenitori dei due più grandi "mondi" della tecnologia mobile: Apple (con il suo iPhone/iPad e il sistema iOS) e Google (con il suo Android e tutti i vari dispositivi che lo utilizzano). La maggior parte dei sostenitori dell'uno o dell'altro tende a fare rimostranze senza grandi basi a sostenere le varie tesi, a volte timidamente tento di dare la mia opinione ma gira che ti rigira vengo tacciato di fan boy dell'uno o dell'altra sponda e allora ho deciso di scrivere il risultato di un'analisi piuttosto approfondita dei due sistemi. Tenterò di toccare un pò tutti gli aspetti di questi due mondi, premettendo fin da adesso che reputo il mondo Android superiore e più completo al mondo iOS.. da ex possessore e fanatico di iPhone, da qualche mese a questa parte ho cambiato quasi radicalmente idea... i motivi? Tenterò di esporli più avanti.
L'Hardware..un aspetto da non sottovalutare!
Parlerò essenzialmente dei due sistemi operativi ma non posso non considerare per un attimo l'aspetto hardware.
Apple secondo me non ha rivali sul lato hardware, sia iPhone che iPad presentano un design bellissimo e anche i materiali sono ottimi (vetri gorilla glass e scocche in alluminio), forse un pò pesanti per questo però per gli occhi è un vero piacere. Anche la qualità costruttiva dei prodotti Apple è veramente ad altissimi livelli, nessun scricchiolio, tutto praticamente perfetto.
Sul lato della dotazione invece Apple presenta luci ed ombre, si perché il suo problema è che innova lentamente e pochissimi elementi dei propri dispositivi e se li mettiamo a confronto con la concorrenza si trova spesso a fornire componenti meno performanti (sulla carta quanto meno). Questo è un aspetto che io reputo negativo, soprattutto se poi al livello di marketing spacci il tuo prodotto come rivoluzionario o iper-innovativo. Apple però tenta di lavorare più sull'ottimizzazione software di questi componenti rendendo quindi i propri device decisamente performanti e fluidi in tutte (o quasi) le loro funzionalità.
Diversamente lato Android è difficile fare una disamina sulla parte hardware in quanto si tratta di un sistema operativo (anzi è uno stack tecnologico ) distribuito su molti dispositivi diversi creati da case diverse, Android è un sistema estremamente scalabile al punto da poterlo avere sia su dispositivi top di gamma che su dispositivi economici. Ovviamente non posso prendere ora in analisi tutti i possibili dispositivi Android ma ne prenderò in esame alcuni di fascia alta.
Attualmente i migliori dispositivi sono Htc One X, Samsung GS3, Asus Padfone e la serie Nexus di Google. Possiedono processori di ultima generazione (dual e addirittura quadcore) e GPU estremamente performanti (soprattutto quelli che montano gli Nvidia Tegra), molti altri componenti (touch screen, gps e memorie) sono analoghe a quelle montate sugli iPhone.
Diciamo che se rimaniamo su questi top di gamma, personalmente li preferisco all'iPhone / iPad soprattutto guardando il rapporto prezzo/prestazioni, in generale i prodotti Apple costano di più e se fino a un paio di anni fa questo di più era pienamente giustificato (iPhone 3GS e 4 erano dei terminali insuperabili) adesso la situazione è radicalmente cambiata.. iPhone non si è rinnovato (e nemmeno il futuro iPhone 5 sembra portare grosse novità) mentre la "concorrenza" basata sul sistema del robottino offre continue innovazioni e una crescita dell'offerta quasi esponenziale.
Quello che mi piace ancora molto di iPhone / iPad è il loro design bello e pulito... ma è vero che all'orizzonte si stanno affacciando concorrenti non da meno.
Il sistema operativo... il cuore e la struttura e la UI
la cosa che più mi affascina e che di fatto rende questi terminali così funzionali è il sistema operativo, Apple e Google presentano due filosofie radicalmente diverse. Apple presente un sistema operativo basato su FreeBSD e con una struttura middle estremamente bloccata e non modificabile, sul quale si appoggia un ambiente grafico altrettanto statico ma ben presentato e funzionale.
La scelta di Apple è quindi sempre basata su un sistema unix-like dal quale però sono state tolte tutte quelle libertà che di per se un sistema simile fornirebbe, la parte middleware che ha il compito di interfacciare l'ambiente operativo con l'hardware è piuttosto bloccato e rigido ponendo grossi limiti all'implementazione di nuove funzionlità. Il più grande vantaggio di questa scelta è una maggiore robustezza dell'intero sistema...di fatto Apple decide esattamente cosa può fare o non può fare un software, e in generale al fine di rendere l'intera esperienza d'uso estremamente semplice e "for dummies" ha bloccato tante funzionalità...l'accesso a determinate risorse hardware come il Bluetooth che su iPhone può essere usato solo per connettere delle cuffie bt o poco più..
Il problema più grave è che questa "occlusione" impedisce agli sviluppatori di dare libero sfogo alla propria creatività e spesso la sensazione che si respira è quella di avere tra le mani una Ferrari ma con i fermi messi al motore.
Questa sensazione però non la si percepisce solamente dal punto di vista di sviluppo ma anche come user finale, soprattutto se si è dei Power User, l'interfaccia utente infatti non può essere minimamente modificata e non intendo solo dal punto di vista grafico ma anche dal punto di vista comportamentale..insomma con iOS non è possibile avere un ambiente operativo personalizzato e calettato per le proprie esigenze ma piuttosto è il nostro approccio che deve andare incontro alla proposta fatta da Apple, siamo noi che ci dobbiamo adattare allo strumento e non viceversa.
Di fatto questo approccio è perfetto per i Casual user, coloro che non hanno particolari esigenze o che per la prima volta si sono affacciati al mondo smart in mobilità e che quindi richiedono essenzialmente immediatezza e semplicità d'uso..riuscendo ad adattarsi più facilmente al volere di Apple in quanto "vergini" nell'uso di questi tipi di strumento. iOS fornisce pochissime cose, ma le fornisce ben funzionanti e con una grafica comunicativa estremamente efficace.
Android è un'altro mondo da questo punto di vista, il sistema operativo viene innanzitutto fornito come un qualsiasi altro sistema operativo linux-like opensource, al punto che per i produttori di hardware questo rappresenta un ottimo investimento a basso costo, di fatto i costi che devono sostenere sono solo di natura umana (gli sviluppatori col known-how necessario per plasmare il proprio sistema Android) e non di royalty...
L'altro vantaggio è che, nonostante Google fornisca delle linee guida di sviluppo, rende liberi i vari produttori di modificare a piacimento qualsiasi aspetto del sistema, personalizzando quindi Android, pur mantenendosi compatibile alla struttura e facendo quindi parte di un unico sistema. La struttura middleware del sistema permette quindi di fare tutto ciò che si vuole (o quasi) e questo si riflette in una totale liberta implementativa da parte degli sviluppatori... questa libertà si riflette anche su l'utente finale che può trovare in Android uno strumento estremamente duttile, ogni utente si può personalizzare il proprio sistema, nella grafica e nel comportamento e di fatto può crearsi il proprio ambiente operativo calettato specificatamente per le proprie esigenze...in questo caso è il sistema operativo che si adatta alle nostre esigenze.. Questo approccio è secondo me vincente in quanto accontenta sia i casual user (che potranno trovare tutte le poprie feature come mamma Google le ha pensate (eventualmente modificate dai produttori di hardware) sia dai power user che potranno di fatto fare tutto ciò che vogliono sul proprio terminale...magari anche cambiarne il sistema operativo con un qualsiasi alternativo offerto dalla rete (ovviamente basato sempre su Android). Il power user può arrivare ad accedere a tutte le parti hardware del proprio dispositivo..può ad esempio arrivare ad overcloccare la CPU se lo volesse..o ad undercloccarla in modo tale da consumare meno energia e così via.
Per questa ragione reputo migliore il sistema Android, un sistema che permette veramente di fare tutto, che non tarpa le ali a nessuno ne all'utente ne agli sviluppatori...molti Apple fan potrebbero uscirsene con la frase "se fai il jailbreak puoi fare tutto con l'iPhone"...beh questo è vero solo in parte visto che anche il jailbreak deve spesso sottostare a determinati vincoli strutturali propri di iOS...inoltre dato che Apple di fatto ostacola il JB e questo comporta che a fronte di ogni aggiornamento ufficiale si creino sempre problemi a coloro che usano un terminale JB..infine, e questo lo dico per esperienze personali, il JB porta spesso a rallentamenti di sistema e rende il sistema stesso più affetto a malfunzionamenti a volte anche fastidiosi.
Android potrà avere anche un interfaccia utente, di base, più brutta ma regala all'utente un esperienza personalizzabile a 360 gradi... inoltre, e qui sfato anche il mito che vede Android fornire UI meno accattivanti di iOS, Android da la possibilità di installare sul proprio sistema qualsiasi tipo di launcher e di fatto di customizzarsi da zero l'intera interfaccia grafica, e sul market si possono trovare launcher con interfacce grafiche veramente belle (e per gli amanti di iOS, ci sono launcher che ripropongono la stessa struttura del sistema Apple)
Infine un'altra cosa che rende Android un sistema operativo più completo è la sua capacità di integrare qualsiasi elemento software con l'ambiente operativo..
Android basa tutto il suo funzionamento sul concetto di Intent, in pratica quando l'utente fa una richiesta di un qualsiasi tipo (ad esempio vuole ascoltare musica, mandare un sms, fare una foto) viene generato un Intent sul proprio dispositivo, tutti i software installati che rispondono a quel specifico Intent possono raccogliere l'evento, attivarsi e gestirlo..questa cosa è estremamente potente e permette di fatto un integrazione totale..si può agilmente sostituire il software per fare le foto con un qualsiasi altro programma, così come per il player musicale...quando avverrà un evento che richiede l'uso di un player, il sistema ne potrà usare anche uno diverso a quello proposto di default da Android, questa importante caratteristica lo si ritrova anche per quanto riguarda l'integrazione di funzionalità tra software diversi... ad esempio se io ho installato Facebook e sono nel programma delle foto, quando clicco sul pulsante per condividere la foto, lui automaticamente mi darà tra le possibilità anche quella di Facebook e ne utilizzerà le funzionalità in caso di bisogno. Tutto questo sempre grazie al sistema basato su Intent (che se vogliamo è una rivisitazione del concetto di eventi e listner tipico di molti linguaggi quali il Java).
Play Store vs App Store
E' inutile negare che il concetto moderno di App Store sia stato coniato da Apple..in realtà neppure Apple lo ha ideato da zero... il concetto di un market in grado di raccogliere e distribuire facilmente applicazioni nasce prima, da Nokia con il suo n-gage store.... originariamente creato per la distribuzione dei titoli n-gage, è stato poi generalizzato ed esteso ai normali software per Symbian... Apple però fa di più: crea un market che unisce app, giochi e altri media (musica e ringtone all'inizio e da un annetto e mezzo a questa parte anche libri). In questo caso Google è arrivata dopo, di fatto proponendo il suo market e seguendo la scia tracciata da Apple. Attualmente i due market sono piuttosto equivalenti, anche se è molto diversa la politica delle due case... Apple pone vincoli molto serrati sul proprio market e di fatto può decidere in qualsiasi momento se un determinato applicativo possa vivere o meno nel market stesso... sono tantissimi i software che vengono rifiutati da Apple (o peggio ancora rimossi dopo mesi) e non per motivi di sicurezza o violazione di normative vigenti ma solamente perché si mettono in concorrenza con le direttive di Apple stessa.. questo è secondo me una grossa pecca gestionale che di fatto disincentiva gli sviluppatori che hanno idee geniali a sviluppare per il market della mela...piuttosto si spostano su market alternativi (come quello gestito da Surik con il Jail Break per esempio). Google da questo punto di vista è più di maniche larghe, di fatto non impone grossi vincoli se non quelli inerenti a violazioni di normative o sulla concorrenza sleale nei confronti di altri sviluppatori del market. Google lascia libero l'utente ( anche gli sviluppatori) di utilizzare market alternativi, di fatto un Android user può installarsi applicativi, musiche, ringtone etc autonomamente senza passare dal market place di Google...Apple invece obbliga gli utenti ad usare iTunes e il suo AppStore e nient'altro.. Personalmente preferisco la libertà di Android, la libertà di scegliere dove reperire i miei media e le mie app... Dal punto di vista dell'offerta l'AppStore fa da padrona in termini di numero di App disponibili...anche se negli ultimi mesi questa differenza si sta assottigliando sempre più, di fatto il market di Android ha un numero sempre crescente di applicazioni e a volte si trovano app veramente interessanti che su AppStore di Apple non si trovano (perché spesso rifiutati dalla casa della mela...).
La sicurezza
La sicurezza è sicuramente maggiore su iOS, questo perché un sistema chiuso al mondo ha come vantaggio proprio una maggiore sicurezza, su Android invece questa maggiore libertà porta inevitabilmente anche ad una maggiore vulnerabilità..ma è così insicuro Android? no non proprio, basta dotarsi di un anti-malware accreditato per essere sicuri di non avere sul proprio terminale programmi indesiderati...inoltre basta stare un pò attenti nell'installazione dei software sul proprio dispositivo..insomma poche attenzioni per non avere problemi...che poi sono le solite attenzioni che ogni utente di pc dovrebbe seguire... Personalmente utilizzo Karspesky, pagato pochi euro e mi sento piuttosto sicuro, mi è capitato solo una volta di inbattermi in un malware prontamente rilevato ed eliminato dall'antivirus.
Il gaming
Il gaming...qui vede secondo me vincitrice assoluta Apple con il suo iOS, il fatto di dover gestire pochi dispositivi permette allo sviluppatore di videogame una piu facile stesura dei propri software ludici..questo si traduce in una maggiore compatibilità tra i vari dispositivi iOS. Al contrario su Android è più complicato (ma non impossibile!) rilasciare un videogame in grado di girare su tutti i dispositivi possibili e immaginabili. Attenzione però, questa situazione potrebbe cambiare a breve, Google sta infatti cambiando le cose: le ultime versioni delle librerie di sviluppo, l'introduzione di guideline precise, il supporto di Google stessa che ultimamente sta iniziando a testare i propri middleware sui dispositivi "non-Google" è di buon auspicio... Ma soprattutto la sempre più larga diffusione dei dispositivi Android! Android è sempre più diffuso in Europa e nel mondo e questo aumento incontrastato stimolerà inevitabilmente gli sviluppatori a creare videogiochi interamente crossplatform... Certo alcuni software non possono girare su tutti i dispositivi, ma solo su quelli più performanti (alcuni giochi su Android sono veramente spettacolari ma richiedono capacità di calcolo ed una GPU che non è sicuramente presente in dispositivi vecchi o di fascia medio bassa). Personalmente sono piuttosto soddisfatto, non ho quasi mai riscontrato problemi nell'utilizzo dei videogiochi...qualche problema in più da quando ho il Padfone..ma il Padfone è un dispositivo piuttosto particolare (fidatevi, ci sto sviluppando sopra e vi sono alcune accortezze da seguire su questo dispositivo) ma sul vecchissimo Nexus S tutti i giochi girano alla grande con prestazioni del tutto analoghe ai "vetusti" 3GS e 4... Ripeto al momento iPhone la spunta alla grande ma... Android alla lunga risulterà vincitrice proprio per la sua capacità di essere distribuito ovunque, ricordo a tutti che vi sono progetti che vedranno luce forse entro l'anno in corso di console da gioco a bassisimo costo (99 dollari) con Android a bordo.... Si vedrà comunque come si evolveranno le cose nei prossimi mesi.
Servizi
I servizi...sia Android che iOS sono legati a tutta una serie di servizi Cloud based di vario genere.... Qui in assoluto Google fa da padrona, Google quando ha proposto Android lo fa già pensandolo integrato alla sua piattaforma Cloud consolidata grazie a Gmail, Calendar e GMaps... tutti i servizi di Google trovano ampia compatibilità con Android, tutti i dipositivi col robottino verde sono in grado di gestire perfettamente e in maniera nativa i propri servizi Google. Anche iOS fornisce i propri servizi ma non siamo agli stessi livelli di Google...e questo per alcune semplici considerazioni: diffusione, i servizi Google sono diffusi ovunque nel mondo e sono totalmente crossplatform, chiunque possegga pc Windows, mac o linux sono in grado di accedere e gestire perfettamente tutti i servizi Google, inoltre questi servizi possono essere gestiti anche da altri dispositivi (Windows Phone e perfino iPhone..ma anche Black Berry e Symbian!). I servizi di Apple, per quanto dotati di stile grafico accattivante, si integrano solo con i sistemi Apple (Mac, iPhone, iPad e iPod) e basta... questo li rende inevitabilmente meno diffusi... Inoltre i servizi Apple sono numericamente inferiori rispetto alle proposte di Google, Google è riuscita a creare un vero e proprio network interconesso e sta lavorando sodo al rilascio di aggiornamenti e miglioramenti continui... quando un anno e mezzo fa Google tirò fuori G+ ero piuttosto scettico...ma negli ultimi mesi Google ha lavorato tantissimo su questo servizio da renderlo veramente ben fatto e totalmente integrato con il resto del suo ecosistema... Insomma da questo punto di vista preferisco Google ad Apple.
Architettura per lo sviluppo
E per gli sviluppatori? beh su Apple per poter sviluppare occorre avere per forza un Mac con Xcode installato..di per se Xcode costa poco (una decina di euro) ma è seccante dover essere costretti ad usare un Mac e quell'ambiente per lavorare su iOS..inoltre per poter installare sui dispositivi i propri software è necessario pagari una subscription di 70 euro l'anno.... e questo abbonamento è necessario rinnovarlo continuamente..pena? l'impossibilità di installare sui propri dispositivi i propri programmi e la rimozione dall'AppStore dei propri software (ma che meraviglia!!!!). Ovviamente, in linea con la libertà di Google, con Android si può sviluppare su qualsiasi sistema e ambiente. per quanto Google consigli l'utilizzo di Eclipse (noto ambiente di sviluppo Java, il migliore secondo me) ognuno può scegliere come preferisce...e ognuno è libero di sviluppare e rilasciare software senza necessariamente crearsi un account sul market di google.. ma in caso contrario i costi sono decisamente bassi (una sottoscrizione di 20 euro una-tantum). Anche la tecnologia di Android è a mio avviso preferibile a quella di Apple... su iOS si sviluppa in ObjectiveC, un linguaggio coniato da Apple e può essere usato solo ed esclusivamente per sviluppare su Mac o iOS e nient'altro...insomma un linguaggio "chiuso" per sistemi "chiusi"... Diversamente da Android che si affida invece al Java, un sistema estremamente cross platform che permette facilmente di creare anche sistemi integrati. Personalmente ho creato una beta di un software GIS per Android, l'uso della tecnologia Java è stato per me fondamentale perché mi ha permesso di integrarlo facilmente con una serie di service J2EE che ho sviluppato per la gestione dei dati geografici del mio sistema. Anche l'implementazione di vecchie librerie Java (che avevo creato per altri progetti) sul mio programma per Android è stato pressoché immediato.... insomma da sviluppatore Java (anche se le mie formamentas derivano dal C/C++) non posso che elogiare l'architettura e la scelta tecnologica di Android (se volete vedere la mia beta collegatevi con il vostro browser Android su