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domenica 9 ottobre 2016

Remotr: giocare ovunque nella propria casa (e non solo)

Diciamoci la verità, quante volte ci siamo trovati in situazioni dove avremmo voluto "portare" il gioco che si stava facendo dal proprio PC o Console casalinga su un dispositivo portatile... magari perché vogliamo continuare la partita mentre si va sul "trono" a deliberare o sul letto prima di addormentarsi.

Le grandi aziende si sono messe di impegno per proporre le proprie soluzioni.

Iniziò Nintendo qualche anno fa con la WiiU, un'idea interessante quella di portare sul "paddone" il gioco dalla console casalinga..peccato solo che Nintendo non abbia pensato di dotare WiiU con un'antenna sufficientemente potente da permettere lo streaming almeno nella stanza accanto..di fatto rese inutile questa feature che si poteva limitare al funzionamento nella stanza dove è posizionata la console principale.

E poi venne la volta di Nvidia con il suo personale sistema di streaming, inizialmente pensato per effettuare lo streaming dal PC alla sua prima console portatile NVidia Shield. Questa soluzione risultò essere la prima funzionante al 100% ma richiedeva un'esborso esagerato : un PC da gaming e lo stesso NVidia Shield dal costo di 300 Euro! Tutt'ora Nvidia continua a spingere la sua soluzione con i nuovi Nvidia Shield Tablet, una soluzione migliorata ma che continua ad avere il difetto dei costi alti oltre al fatto che non tutti i giochi sono facilmente streammabili in questo modo.

Anche Valve ha fatto la sua proposta: lo Steam Link. Una proposta economica e ben funzionante con tutti i giochi del proprio PC ma che funziona limitatamente alla connessione verso un altro monitor o TV. Di fatto serve per potare in salotto la propria postazione di gioco PC.

Anche Microsoft ha fatto la sua proposta con l'ecosistema Windows 10 installato su PC, Xbox e Windows Phone. L'idea di base è ben funzionante ma anche acerba: lo stream dei giochi da PC / Xbox verso il mobile funziona solo con dispositivi Windows (Surface o Windows Phone) che non sono molto diffusi...anzi... e questo rende attualmente inutile questa soluzione.

Ma altre software house hanno proposto i propri sistemi: applicativi che tentano di fornire questo servizio funzionante a 360 gradi.
Quello che ho trovato il migliore è Remotr.

Remotr si installa sul proprio pc da gioco ed effettua una ricerca di tutti i giochi installati, la sua particolarità è che funziona su TUTTI i giochi : Origin, Steam, BattleNet e Microsoft.

Attraverso la sua app client (per iOS, Windows Phone e Android) è possibile ricercare nella propria rete tutti i giochi installati. La cosa interessante è che per ogni gioco è possibile configurare l'interfaccia dello smartphone o tablet in modo tale da mappare tutti i tasti del gioco in questione. La app supporta anche i controller connessi al proprio dispositivo e permette una configurazione integrata tra i controlli fisici e quelli virtuali mappati sullo schermo.

Ho provato Remotr con iPad ed il mio PC su diversi giochi e devo dire che funziona molto bene. Il sistema scala la risoluzione per adattarla alle caratteristiche del proprio schermo e il ritardo di stream è bassissimo,  quasi inesistente. Ho portato il dispositivo molto lontano dal mio access point wifi e in generale la qualità di stream e i tempi di risposta non si sono degradati troppo.
Remotr permette anche di funzionare in remoto, quindi fuori della propria rete di casa. In questo caso la qualità non è per niente buona..almeno con la mia connessione : una normale ADSL da 15 Mbps che in upload garantisce solo mezzo Mbps. Probabilmente nel caso si avesse una connessione migliore, anche la qualità di streaming potrebbe essere migliore ma non ho avuto modo di testare.

La cosa interessante di Remotr è che essenzialmente è gratuito! E si adatta perfettamente al tipo di sistema che si possiede.
L'unico vero problema è che non tutte le configurazioni PC saranno in grado di funzionare bene.
Sul mio vecchio sistema i giochi spesso crashavano nonostante avessi una macchina configurato con due schede in  SLI. Con l'attuale PC (decisamente più potente del precedente) invece nessun problema: tutto funziona alla perfezione.

Consiglio quindi di provare il software sul proprio sistema: tanto Remotr è gratuito e non si rischia di buttare via i soldi.

Qui sotto ripropongo un filmato dove mostro il gioco di DragonBal Xenoverse sul mio iPad Air con un pad fisico connesso.


sabato 20 agosto 2016

Quantum Break: una SereTV, ehm volevo dire, un videogioco particolare

Ho ricevuto QuantumBreak un paio di settimane fa e stanotte l'ho completato (cavolo l'ho "millato" sbloccando tutti gli achievements e scoprendo tutti i collezionabili).. quel gioco mi ha rapito per 22 ore e non mi ha mollato fintanto che non l'ho completato.

Ma che dire di questo QuantumBreak, targato Remedy? Il titolo che ho scritto ad inizio recensione dovrebbe suggerire un po ciò che penso del gioco. Quantum Break potrebbe essere categorizzato come un classico adventure game investigativo visto in terza persona, con enigmi (praticamente assenti in questo caso), scelte di trama da fare, oggetti e documenti da recuperare..il tutto intervallato da momenti action e di shooting... in realtà non è proprio così...

La storia è molto intrigante e pesca a piene mani dal filone fanstascientifico dei viaggi nel tempo-spazio con citazioni e richiami, più o meno riusciti, a libri e film. Di fatto ci troveremo a vivere in un paradosso spazio-temporale dove all'inizio non capiremo praticamente niente di ciò che sta succedendo e via via che andremo avanti (e scopriremo i vari collezionabili) ricomporremo il puzzle che descriverà l'intricato intreccio di trama.

Il nostro personaggio si troverà anche a padroneggiare dei poteri che potranno evolversi e crescere (attraverso l'approvvigionamento di punti quantici).
Devo dire che le fasi action non sono tantissime e soprattutto sono molto molto semplici... anche giocandolo al massimo livello di difficoltà, ci troveremo sempre a combattere in situazioni molto semplici (a volte al limite del ridicolo) dato che il nostro potere surclassa , e di parecchio, quello dei nemici. Onestamente mi sono trovato raramente in difficoltà (giusto lo scontro finale).
Oltre ai poteri, utilizzeremo anche le normali armi ma quest'ultime sono giusto un orpello che ci serviranno per assestare i colpi finali..di fatto , gli scontri si giocano attraverso i super poteri di Jack (il protagonista).

Quello che invece ha rappresentato il fulcro del gioco è l'aspetto esplorativo: durante i livelli, troveremo sparsi per le aree di gioco, indizi ed informazioni di vario genere. Questi indizi, la cui maggior parte è sotto forma di documenti, ci aiuteranno a sviscerare ogni aspetto della trama e permettono di apprezzare tantissimo il gioco che, senza i quali, risulterebbe forse un po lacunoso e banale.

Ma allora cosa avrebbe di così speciale questo QuantumBreak ? Semplice: Remedy, dopo il grande successo di Alan Wake, ha tentato di sfornare una nuova avventura dalla storia affascinante e presentata in modo tale da dare l'illusione, al giocatore, di poter controllarne tutti gli eventi rendendolo protagonista assoluto delle varie scelte (chiamati punti di svolta) che influenzano l'andamento della trama.
L'altra particolarità di questo gioco è che tutti i personaggi (principali e non ) sono stati interpretati da veri attori digitalizzati (alcuni anche famosi nel mondo delle TV Series) e non solo! Nel gioco, alla fine di ogni "atto", assisteremo alla visione di una puntata (della durata di circa 20-30 minuti) girata dal vivo dai vari attori. Le puntate, oltre a fare da collettore tra i vari Atti, permetteranno di mostrare le conseguenze delle scelte che abbiamo fatto durante il gioco , mostrando alcuni contenuti o meno a seconda di cosa abbiamo scoperto nell'Atto precedente.
In pratica assisteremo ad una mini serie tv interattiva (tra l'altro girata piuttosto bene). Le puntate sono tutte in alta risoluzione il che, rende Quantum Break, il gioco più "corposo" di sempre (tra gioco e filmati si superano i 100 Gbyte di gioco!)

L'altra particolarità del titolo è la cura maniacale che Remedy ha messo nel gioco: tecnicamente è eccelso e in alcuni momenti si sfiora vette fino ad ora mai viste in un videogioco. Con questo gioco Remedy dimostra quanto possa fare Xbox One se sfruttata a pieno, realizzando degli ambienti dettagliatissimi con animazioni fluide e un buon fps stabile anche quando vi sono in azione gli effetti di luce incredibili dovute alle "stasi" e ai poteri quantici.

Detto questo si potrebbe dire che è un gioco perfetto? assolutamente no..purtroppo in QuatumBreak si "gioca" poco e si "guarda" tanto.. di fatto su 22 ore di gioco (il tempo che ho impiegato per finirlo al 100%) se ne giocano si e no una decina, il resto lo spendiamo nel vedere le puntate della "serie tv", per ascoltare registrazioni e leggere i vari documenti.

Ma, devo essere sincero, la storia è talmente coinvolgente che non ci si rende conto del tempo speso! La sensazione che si ha mentre si gioca, si vive e si completa Quantum Break è quella di aver intrapreso un'esperienza fatta di interazione videoludica, di lettura e di visione.. come si avessimo letto un libro, guardando una serie tv ed intervallando il tutto con sessioni di gioco attivo.
Il finale, che non spoilero, è volutamente "aperto" probabilmente per accogliere un futuro secondo capitolo.

Lo consiglio? si in assoluto lo consiglio a tutti! E' un gioco alla portata di tutti data la sua semplicità e sarà apprezzata da chi ama questo genere letterario.

Il gioco si trova anche in versione PC (sia su Windows 10 Store che, a breve, su Steam) ma non lo consiglio a cuor leggero: il gioco richiede specifiche hardware molto elevate ed è afflitto da gravi bugs che sono stati, solo in parte, risolti con le varie patch. Lo consiglio essenzialmente a chi ha macchine High End od Enthusiast in modo tale da compensare i problemi di lag con la "forza bruta".


sabato 13 agosto 2016

Conclusioni delle incredibili avventure di un certo Van Helsing

Oggi vorrei parlare di un gioco che ho giusto completato stanotte. Un gioco, passato in sordina se vogliamo, e che io stesso non avrei mai giocato se non lo avessi ricevuto gratuitamente tramite il Gold di Xbox Live.

Devo essere sincero, all'inizio non mi aveva preso molto perché mi sembrava la copia brutta di Diablo 3.. in realtà giocandoci ho iniziato ad apprezzarne le sue peculiarità che lo discostano dal titolo sopracitato.

Sicuramente la meccanica di base prende spunto a piene mani dal titolo Blizzard ma ad un'attenta analisi sul sistema di progressione ci fa capire quanto gli sviluppatori abbiano cercato di distinguersi.

Innanzitutto guideremo un personaggio di eccezione: Van Helsing appunto accompagnato da un fantasma che, di fatto, è il tuo partner di gioco. Katrina (il fantasma) viene guidato dalla GPU ma seguendo le impostazioni di base che il giocatore ha selezionato.
Uccidendo i nemici e completando le quest (principali e non) si acquisiscono punti esperienza e, passando di livello, saremo liberi di distribuire i punti abilità e attivare i vari poteri. 
In questo gioco ci sono tantissimi poteri, ognuno dei quali aprono altri sotto-poteri, differenziati tra Van Helsing e Katrina.

Durante il gioco possiamo utilizzare il personaggio con due modalità diverse ed ogni modalità ci permette di personalizzarla con poteri specifici.
Insomma il gioco offre un certo spessore nella gestione del "party", sicuramente più profondo e articolato di Diablo 3.

La cosa che più mi ha colpito, però, è la trama. Basata sulle avventure di Van Helsing ma con molte licenze poetiche, e devo dire che mi è piaciuto parecchio.
L'unico vero difetto che ho riscontrato è il doppiaggio (in inglese) veramente osceno... onestamente non so se quell'inglese parlato così "male" è stato fatto apposta per rappresentare la provenienza geografica dei personaggi..però onestamente è stato piuttosto osceno.

Dal punto di vista tecnico il gioco è fatto piuttosto bene, non diverso da Diablo 3, dal quale eredita sia la prospettiva che i difetti legati al crafting forsennato durante il gioco.

A proposito di crafting. Il gioco è molto frenetico da quel punto di vista (come Diablo) e il fatto che si possano utilizzare molte magie e poteri diversi, richiede una certa dimestichezza con il pad.
Devo ammettere che, giocando con il pad Elite, sono riuscito ad assegnare ai tasti P, tutte le funzioni accessorie quali le pozioni vita e mana (e vi assicuro che in alcuni momenti estremamente tosti, è fondamentale poterli attivare al volo mentre si continua a lanciare magie, colpire con la propria arma e lanciare i "tricks" di Katrina!).

La grafica è comunque ben curata e le musiche molto belle.

Completato in una ventina di ore, raggiungendo il massimo livello ottenibile (30 per Van Helsing e 25 per Katrina), offre la possibilità di rigiocarlo in modalità estrema ..ma onestamente, dopo averlo un po provato, non mi ha offerto quell'appeal da farmelo rigiocare!

Ho notato che il gioco offre anche una modalità cooperativa ma non l'ho potuta provare, così come non ho potuto provare un paio di DLC che offrono nuove missioni. 
Probabilmente più avanti lo riprenderò in mano con quei DLC, ma per ora lo lascerò nello scaffale dei giochi completati.

Il gioco lo si trova su Xbox One e su Steam, io l'ho giocato sulla console Microsoft ma non vi sono differenze con la versione Steam. Entrambe si possono trovare a pochi euro (credo una decina) e devo dire che per quella cifra , il gioco diventa quasi un piccolo must-have... se vi piacciono i giochi alla Diablo ovviamente!

In questo caso fateci un pensierino, non ve ne pentirete!


domenica 26 giugno 2016

Microsoft: la guerra tra PC e Console si concluderà? ci sarà un vincitore?

L'E3 è finito da quasi due settimane e Microsoft ha lanciato una vera bomba che ha mandato in fibrillazione appassionati e addetti ai lavori.
Effettivamente in questi ultimi 7 giorni non si è fatto altro che parlare di Microsoft, della sua nuova direzione in ambito entertainment, di Xbox e del futuro del Gaming secondo la casa di Redmond.

Ho notato che tantissimi appassionati hanno sentenziato cose del tipo : la fine di Xbox, la fine delle console, il PC vince su tutto e così via;  oppure ancora videogiocatori multipiattaforma che hanno esclamato "se Xbox non deve più avere esclusive, tanto vale passare al PC" etc etc.
Di tutto anche Sony e Nintendo hanno iniziato a fare slogan del tipo : "noi proporremo le vere console e non tradiremmo mai i videogiocatori" etc etc..
insomma, un immondo casino.

Devo ammettere che anche io , sulle prime, ero rimasto un po interdetto da certe scelte di MS. Già qualche mese fa, quando MS aveva annunciato che i suoi titoli XBOX sarebbero diventati cross-platform con esclusive "Xbox - Windows 10" avevo pensato ad una mossa-suicida di Microsoft, ad una scelta che voleva affossare tutto quello che di buono aveva fatto con il marchio Xbox e con la precedente 360.

Poi mi sono messo un po a riflettere e ho pensato che il futuro potrebbe non essere così come molti lo stanno dipingendo.
Partiamo, innanzitutto, dal presupposto che per il momento si fanno congetture sul niente e che dobbiamo vedere se in questi prossimi 16 mesi MS riuscirà a portare a termine tutto quello che ha promesso.

Devo dire che se Microsoft raggiungerà l'obiettivo prefissato , questo non corrisponderà alla morte di Xbox o, più in generale, alla morte delle console, tutt'altro!

Questo perché l'unificazione dei due mondi permetterà ai giocatori di scegliere se utilizzare un pc, customizzato personalizzato, con i componenti desiderati (e con costi anche più elevati) oppure una "Xbox Machine" (mi piace al momento ribattezzarla così) che presenta una configurazione standard, con un hardware certo e giochi ottimizzati, una sorta di PC pre-configurato in termini di hardware e software che, come le Steam machine, possono essere agilmente messe accanto ad una TV (ma usate anche come un normale pc sulla scrivania).
Questo sarà possibile se gli sviluppatori abbracceranno in todo UWP di microsoft. Gli sviluppatori che hanno avuto modo di testare questo ambiente sono rimasti molto entusiasti  (si stanno vedendo già i primi titoli che sfruttano questa tecnologia come Forza Motorsport 6 o Killer Instinct, ma dal prossimo mese in avanti quasi tutti i titoli presentati all'E3 come esclusiva "XBOX - Windows" useranno lo stesso ambiente).

E' quindi la fine delle "esclusive"? mm ancora non del tutto ma in futuro questa cosa diventerà probabilmente inevitabile (stando sempre ai commenti positivi dei vari publisher) e non è una cosa che toccherà solo Xbox, ma anche la contro parte PC. Ad esempio SEGA ha dichiarato che per lei sarebbe interessante portare i suoi brand "PC Only" in UWP e, quindi anche in Xbox.
Anche Blizzard si è dichiarata possibilista in tal senso ed effettivamente alcuni suoi ultimi titoli sono stati portati anche su Xbox (anche se non in UWP).
E' chiaro che Microsoft vuole cercare di far coesistere i due sistemi nella maniera più democratica possibile e , se da una parte Valve ha creato lo Steam Controller per far giocare consolari e pc-isti insieme, Microsoft punta a dotare Xbox One del completo supporto anche di tastiere e mouse.. nonché della futura Scorpio che avrà specifiche analoghe a PC configurati con delle GTX 1070.

Ma allora, tornando alla domanda originale, che senso potrebbe avere comprare una console piuttosto che un pc da gioco? Beh è piuttosto semplice: la scelta continuerà ad essere dettata dalle modalità necessarie per la fruizione del media e da scelte di tipo economico.
Dal punto di vista economico la Scorpio, per quanto potente e paragonabile ad un PC di fascia alta non arriverà mai a costare quanto un PC di fascia alta e questo è dovuto ad una scelta che l'azienda ha intenzione di fare proprio per dare un valore aggiunto al suo prodotto. Perciò si prospetta una situazione simile a quella di fine 2005, dove una 360 all'avanguardia (ha permesso di gareggiare testa testa con le produzioni pc per quasi 5 anni!) ma venduta in perdita , ad un prezzo sicuramente più basso rispetto al reale valore prestazionale di quell'oggetto.

E' vero che il ciclo di vita di Scorpio non sarà più paragonato a quelle delle console così come le abbiamo conosciute fino ad ora, è intenzione di Microsoft mantenere la console in costante aggiornamento ma ricordo che , se anche costasse 500 euro e durasse 4 anni, la spesa sostenuta per il suo mantenimento è pari a circa la metà di quanto è richiesto per mantenere aggiornato un PC di fascia alta.

Microsoft ha inoltre garantito che i giochi verranno sviluppati in modo tale che si auto adattino all'hardware sul quale sta girando senza richiedere configurazioni da parte dell'utente. Questo elemento è stato puntualizzato essenzialmente per le versioni Xbox (One, Scorpio etc). In realtà questa cosa avviene un po anche sul PC dato che, sul mio PC, lo store di Xbox mi impedisce di acquistare e scaricare Forza Motorsport 6 in quanto il sistema non è in grado di soddisfare le richieste hardware del gioco.

E la famosa "disparità" delle piattaforme? I giocatori pro e competitivi che scelgono una Xbox lo fanno per poter giocare tutti allo stesso livello.. ma adesso? con Xbox "diverse" e la possibilità di giocare contro giocatori PC cosa accadrà?
Anche qui Microsoft ha fatto intendere che non lascerà niente al caso e probabilmente imporrà degli standard multi-player specifici come il blocco degli FPS o determinate impostazioni grafiche con, ad esempio, risoluzioni bloccate. Ovviamente, poi, ogni giocatore sarà in grado di giocare come meglio preferirà, nelle proprie sessioni single player godendo a pieno ciò che il proprio hardware (PC, Xbox One o Xbox Scorpio) potrà offrire.
Un po questa cosa la sto vedendo con Killer Instinct, titolo che acquistai un paio d'anni fa e che ora riesco a giocare indifferentemente su Windows 10 o Xbox One (ma di questo ne parlerò in un altro articolo).

Alla fine secondo me , se tutto andrà come spero, i veri vincitori saremo noi giocatori. Riuniti in un unico ambiente ma con la libertà di poter scegliere la propria configurazione sulla base delle proprie esigenze: si gioca essenzialmente sul divano e si condivide il gioco con altri in locale? si vuole una soluzione all-in-one compatta? si vuole un ottimo rapporto prezzo/prestazioni? si vuole una soluzione "menata-zero"? allora si potrà scegliere tranquillamente una console del brand Xbox.
Si gioca essenzialmente localmente da soli? Si vuole una totale personalizzazione dell'hardware utilizzato? si vuole puntare alle massime prestazioni senza compromessi, anche al punto di dover fare i conti con maggiori spese e maggiori menate? allora la scelta sarà un ottimo PC da gioco con Windows 10.

venerdì 17 giugno 2016

La mia opinione su Elite Controller di Xbox One

Salve raga,

una settimana fa la mia compagna mi ha regalato l'Elite Controller di Xbox One, una periferica da pro-gamer che ho sempre voluto provare ma il suo elevato costo mi aveva sempre fatto desistere al suo acquisto.

Ebbene.. ho avuto modo di provarlo in questa settimana su diverse tipologie di gioco e ora sono pronto a darvi il mio punto di vista.
Il controller si pone nella fascia delle periferiche da competizione (o pro che dir si voglia) che punta ad un'estrema personalizzazione unita a features in grado di migliorare le prestazioni di gioco.
Questa ricerca della periferica di controllo (mouse, tastiera ,pad, volanti) "definitiva" è una cosa che a preso molto piede negli ultimi 8 anni , da quando è aumentato tantissimo il fenomeno degli E-Sports rendendo il gioco multiplay (sia su PC che su console) estremamente competitivo.


Un controller Premium

La prima cosa che mi viene da dire è che questo controller è realizzato veramente bene. I materiali sono ottimi e resistenti e il case fatto in alluminio dona una solidità mai provata con nessun altro controller.
I tasti dorsali e i nuovi tasti posteriori (P1, P2, P3, P4) sono in alluminio. Il peso è più elevato rispetto al pad classico ma è estremamente bilanciato, tant'è che non affatica per niente nemmeno dopo 3 ore di gioco ininterrotto.
Le impugnature, infine, hanno un rivestimento gommato con una texture 3d che permette un grip perfetto anche dopo sessioni molto lunghe.


Le features pro

Le features pro del controller sono, secondo me, il vero cuore del prodotto. Il controller offre tutta una serie di funzionalità che, in pratica, sono in grado di migliorare sensibilmente le proprie prestazioni in gioco.

Si parte con la possibilità di rimappare tutti (e sottolineo TUTTI) i tasti del pad, compresi quindi anche i nuovi tasti "P". La configurazione può avvenire attraverso il software apposito presente sia su Xbox One che su Windows 10 (si il Pad funziona perfettamente anche su Windows 10, basta collegarlo al PC tramite il cavo USB). Molti possono pensare che sia inutile "spostare" le funzionalità dei tasti, ad esempio, nei tasti posteriori.
Niente di più errato! In alcuni giochi questa funzionalità risulta essere fondamentale: negli FPS, ad esempio, possiamo spostare sui nuovi tasti le funzioni di ricarica, salto e cambio arma (che solitamente sono assegnati ai classici ABXY); in questo caso è possibile accedere comodamente a quelle funzioni SENZA dover staccare i pollici dagli stick analogici. Tutto questo si traduce nella possibilità di essere più reattivi, senza rischiare di perdere "quel secondo in più" che ti può costare la frag, oltre al fatto che in questo modo è possibile realizzare "evoluzioni" più complicate come saltare puntando verso il basso e sparando nello stesso istante (cosa possibile solo con mouse e tastiera o con lo Steam Controller).
Vi posso assicurare che quel tempo guadagnato è , spesso, estremamente utile nei giochi come gli FPS.

Ma le funzionalità volte a migliorare le prestazioni in game non sono finite qui.
Il pad permette di "bloccare" la corsa dei grilletti analogici (un po come fa anche lo Steam Controller) rendendo possibile "l'attivazione" della funzione relativa (ad esempio il far fuoco con un arma) molto ma molto più rapida. Questo funziona con quelle armi che non richiedono una sorta di "caricamento". Nella mia esperienza ha funzionato molto bene con le armi di BF4 ma con Halo 5 l'ho dovuto disattivare in quanto alcune sue armi, che offrono la possibilità di caricare il colpo, non funzionavano a dovere.

Un'altra cosa che ho notato è la qualità estrema dei grilletti analogici e del loro feedback: se si confrontano con quelli dei pad standard non vi è paragone, sul pad Elite i grilletti hanno un ritorno immediato e, soprattutto, non soffrono del Dead Zone.. questo significa che appena si spostano (anche di un millimetro) si riesce a far rilevare uno spostamento al gioco.
Gli stick analogici possono essere personalizzati attraverso l'uso di stick di diversa lunghezza e forma, la loro sostituzione è immediata e coadiuvata attraverso un sistema di innesto magnetico. Anche qui lo scopo di questi set intercambiabili è duplice ed è rivolto sia ad una personalizzazione per raggiungere il massimo confort sia per un miglior adattamento ai vari tipi di gioco.
Per la mia prima esperienza, gli stick di lunghezza e forma classica sono stati i più apprezzati, però ho notato che in giochi più arcade o frenetici (l'ho provato con Final Fight Double Impact) l'utilizzo degli stick più "bassi" e convessi mi permettesse di muovermi più reattivamente all'interno del gioco, così come gli stick alti fossero fantastici nelle sessioni di simulazione di Star Wars Battlefront.

Infine, il software di configurazione (che ripeto gira anche su Windows 10) permette di tarare anche la reattività dei grilletti e stick analogici.
In particolare per gli stick è possibile scegliere su 5 profili diversi (ulteriormente personalizzabili) in grado di settare il comportamento e la reattività degli stick passando da configurazioni più "aggressive" (utili per giochi frenetici alla Doom) a configurazioni più progressive o assistite dove viene risimulato addirittura la dead zone (utile per adventure, strategici e altri giochi dove occorre avere una maggiore precisione a fronte di spostamenti ampi).
Il software di Xbox One , in maniera analoga per quanto avviene con Steam e il suo controller, rileva i giochi presenti nella propria libreria e per coloro che hanno già dei preset specifici per l'Elite Controller, vengono presentati nel pannello di controllo della console.

Sul controller è possibile salvare fino a due profili richiamabili da uno switch fisico anche durante le sessioni di gioco. Il passaggio tra un profilo e l'altro è istantaneo.

Come si comporta nei giochi

L'ho già praticamente detto prima, ma ho provato il pad con varie tipologie di titoli sia su PC che su Xbox One e devo dire che il pad si comporta alla grande. Nei giochi FPS è veramente un piacere e il fatto di riuscire a sparare, saltare, cambiare arma senza dover staccare le dita dagli stick analogici fa guadagnare tempo importante, così come la programmazione del comportamento degli stessi.
Certo, occorre un attimo fare l'abitudine ai nuovi tasti "P", ma una volta preso confidenza con questo nuovo mondo di tasti, si inizierà ad apprezzarne la loro utilità.

Conclusione

Fino ad un paio di mesi fa avevo decretato lo Steam Controller come il più evoluto pad mai avuto, devo ammettere che l'Elite Controller mi fa ripensare al mio precedente verdetto. Pur continuando a sostenere che un pad come lo Steam Controller possa essere la base per i futuri controller, questo Pad di Microsoft è riuscito a concentrare tutta una serie di funzionalità "pro" mantenendo una familiarità con il classico look & feel dei pad che tutti noi abbiamo imparato ad amare ed utilizzare. Rispetto, al pad Steam, questo richiede una curva di apprendimento sicuramente inferiore portando le prestazioni dei giocatori ad un livello molto più alto pur non arrivando a competere con la precisione dei "trackpad" circolari dello Steam Controller.
Ad ogni modo devo ammettere che questo pad mi ha sorpreso, anzi, ha saputo ripagare appieno le mie aspettative. Pad solido e reattivo.

Ma la domanda che tutti si pongono è : vale i soldi spesi? un pad del genere vale 150 Euro? La risposta non è così semplice ne scontata perché è legata al profilo del videogiocatore che lo usa e alle sue aspirazioni.
In termini assoluti 150 euro sono una cifra esagerata per un controller, ma è anche vero che il suo prezzo è in linea con tutti i prodotti da pro-gamer che usino anche materiali e soluzioni premium. Basti andare a vedere i listini Razer, Logitech, MadCatz, Scuff o SteelSeries: i loro prodotti pro di punta (pad, tastiere, mouse, cuffie) hanno cifre che variano dalle 100 alle 300 euro.

Diciamo che se siete giocatori casual o non competitivi e passate il tempo sulla vostra piattaforma, essenzialmente giocando da soli senza avere particolare interesse alle prestazioni durante il gioco online, questo Pad non farà sicuramente al caso vostro. Ma se, al contrario, vi piace molto il gioco online competitivo, e siete soliti fare sessioni mediamente lunghe (più di 1 ora e mezza) allora questo Pad potrebbe darvi quell'aiuto in più in termini di comodità, personalizzazione e assistenza. In quest'ultimo caso vi posso dire che difficilmente vorrete tornare indietro una volta provato l'Elite Controller.

Ad ogni modo il prezzo alto è giustificato anche dai materiali come l'alluminio e dalle soluzioni scelte (tasti smontabili rapidamente, stick analogici rimuovibili al volo etc etc).
Personalmente, per come gioco e per le cose che cerco nelle sessioni online, trovo questo pad fantastico e se proprio devo trovarci un difetto, l'unica cosa che mi viene da dire è che a quella cifra MS avrebbe potuto includere un battery pack ricaricabile..ma se l'avesse incluso avrebbe potuto creare il pad quasi perfetto.

sabato 7 settembre 2013

Xbox One avrà (forse) la retro compatibilità

In un'intervista a Penello si parla del cloud system di Xbox one, lui sostiene che Microsoft punta molto a quel sistema e crede che il futuro del gaming userà sempre di più il cloud.
Tra le altre cose ha detto che Microsoft sta valutando lo sviluppo di un sistema per permettere a Xbox One di far girare giochi per 360 e per la prima Xbox. Non ha specificato le modalità e i tempi di rilascio ma non sarà da subito.
Mi viene da pensare che l'idea sarà quello di uno streaming via cloud ma chissà..

mercoledì 7 agosto 2013

Xbox One e il nuovo sistema degli achievements e il nuovo matchmaking

Novità in casa Microsoft per quanto riguarda il nuovo sistema di Achievements che verranno rilasciate con la nuova One.

Allora...iniziamo con una notizia che fa un po "marketing" ma che in realtà la reputo un po una presa per il culo: Microsoft ha dichiarato che i giochi "cross-generation" cioè quelli che usciranno sia su 360 che su One (alcuni esempi: Battlefield 4 e FIFA) avranno due set diversi di Achievements...in questo modo chi avrà acquistato il gioco su 360 e poi avrà intenzione di rigiocarlo su One, avrà la possibilità di sbloccare Achievemetns totalmente diversi.
Beh caliamo un velo pietoso su questa trovata... però per certi versi forse era una trovata NECESSARIA visto che con il medesimo account Live si potrà gestire entrambi i mondi Xbox (360 e One) e considerando che i giochi 360 "puri" non potranno girare su One (a meno di cambiamenti last-second) direi che sono stati quasi costretti a mettere questa escamotage.

Veniamo invece alla vera novità succulenta... su One il sistema degli Achievements verrà totalmente rinnovato! Verranno innanzitutto introdotti degli achievements anche riguardante azioni ed eventi non legati strettamente alla parte videoludica.... onestamente non si capisce cosa si intende di preciso ma potrei arguire che ci saranno degli obiettivi da sbloccare a seguito dell'ascolto di ..che ne so... 1000 canzoni su Xbox Music o roba simile; per coloro che conoscono il mondo Steam, diciamo che dovrebbero essere simili alle medaglie che Steam assegna ai giocatori registrati a seguito di alcune azioni che non sono legate direttamente con gli obiettivi dei videogiochi.

L'altra novità invece sarà il fatto che i nuovi Achievements saranno più "personali"..nel senso che il sistema registrerà le modalità con le quali un giocatore ha conseguito un determinato obiettivo e restituirà quindi un set di informazioni più "personalizzate" all'azione stessa del giocatore. Per esempio se un obiettivo dice "Uccidi 1000 nemici" il sistema potrà anche dire se quell'obiettivo l'abbiamo ottenuto in poco o tanto tempo, con un gioco più o meno aggressivo, a che livello di difficoltà l'abbiamo raggiunto, o con che tipo di armi e/o strategia.
Questa cosa comporterà una re-design dell'intera interfaccia grafica di gestione dei nostri obiettivi, immagino con l'aggiunta anche di grafici etc etc.
Questa cosa la trovo veramente carina e innovativa rispetto a quanto proposto dalle concorrenze (Sony, Nintendo, Android, iOS e Steam) che si limitano essenzialmente a segnare gli obiettivi sbloccati.

Infine l'altra grande novità sarà il nuovo sistema di Matchmaking. In pratica utilizzando anche il sistema Cloud distribuito (per evitare troppi carichi alla console) la piattaforma del Live studierà il nostro modo di approcciare al gioco, misurerà la nostra precisione, velocità di reazione e così via. Lo farà gioco per gioco creando per ognuno di essi una sorta di profilo che via via verrà aggiornato (con il miglioramento delle nostre prestazioni). Questi profili verranno usati dal sistema di Matchmaking al fine di creare partite il più omogenee possibili, facendo incontrare giocatori non solo con lo stesso livello ma anche con la stessa capacità "prestazionale" misurata.
L'idea è geniale, vediamo se e come funzionerà