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sabato 1 aprile 2017

Ora Breath of the Wild è veramente da 10

Ebbene ragazzi, come sapete qualche giorno fa ho rilasciato una recensione di  The Legend of Zelda: Breath of the Wild dove avevo dato un voto di 9.9/10 , il mancato Perfect Score era dovuto a quella unica sbavatura che riguardava gli sporadici cali di frame rate che avvenivano in modalità Dock e in determinati frangenti.
Nintendo ha rilasciato, ieri, un aggiornamento alla 1.1.1 che mette a posto questi problemi: adesso i cali di fps non si notano più, il gioco è fluido sempre anche nelle situazioni più complesse come zone con tanta vegetazione, intemperie e mostri.

Direi che adesso , per me, il gioco si merita un bel 10/10 e devo far i complimenti a Nintendo che è riuscita a migliorare un gioco che rasenta di per se la perfezione 

giovedì 23 marzo 2017

Zelda: Breath of the Wild è un capolavoro!

Si, ho detto tutto. Il nuovo capitolo di Zelda Breath of the Wild è un capolavoro senza se e senza ma. Un titolo che è riuscito a far innamorare tutti, ma proprio tutti, coloro hanno avuto modo di giocarlo, di provarlo.
Di fatto BotW segna una sorta di pietra miliare e, come tutte le svolte o la nascita di prodotti così dirompenti, ha generato due fazioni contrapposte: coloro che lo hanno provato e lo amano alla follia e coloro che non lo hanno mai nemmeno giocato 2 minuti.

Oggi non ho intenzione di scrivere una recensione su questo titolo, ce ne sono fin troppe a giro molto esaustive e scritte meglio di quanto potrei fare, ma sono qui per tentare di spiegare come mai questo gioco è riuscito a far breccia nei cuori di coloro che ne sono entrati in contatto; si perché BotW non ha stregato solo in Nintendari sfegatati (come il sottoscritto) ma è riuscito a catturare anche Sonary e Boxari e perfino i PC-isti più convinti: non a caso, le recensioni che tessano ancora di più le lodi di questo nuovo Zelda, provengono proprio da coloro che, normalmente, sono più vicini al mondo del PC master race.
E quindi, perché questo titolo è riuscito fare tanto? Eppure è un gioco appartenente ad un brand che ha più di 25 anni, è un titolo che non usa la grafica super-uber-power, è un titolo relegato ad una piattaforma spesso indicata come "per bambini" o "casual gamers"... allora perché tutto questo enorme successo?

Ora, il gioco non l'ho ancora concluso: ho fatto poco meno di 30 ore di gioco e sono ancora all'inizio, però ho potuto toccare con mano e approfondire quello che rappresenta questa ultima fatica Nintendo.
BotW, per la prima volta, è riuscito a proporre un jRPG che sfrutta un impianto Open World realmente funzionante e minuziosamente costruito. I principali protagonisti sono il motore fisico e il modello dell'intero mondo di gioco: il motore fisico è il migliore che abbia mai visto in vita mia e gestisce veramente tutto ma, soprattutto, interagisce con tutti gli elementi (passivi e attivi del gioco). Questo permette 2 cose inedite nel mondo dei VG: la prima è che aumenta di diversi ordini di grandezze, l'immersività e il realismo e la seconda è che dona una grande libertà al giocatore di fare quello che vuole e portare, dentro al gioco, gli elementi di problem solving che si troverebbe a utilizzare in un'ipotetica situazione reale.

Attenzione, non sto dicendo che prima di BotW non vi erano giochi con raffinati motori fisici o che non davano libertà ai giocatori, ma in questo titolo by Nintendo, per la prima volta assistiamo alla realizzazione di un ambiente di gioco che non presenta quei classici "confini" invisibili o quei finti passaggi che servono a mascherare le limitazioni degli ambienti di gioco Open World visti fino ad ora su titoli di gran pregio come The Witcher 3, Fallout 4, Dark Souls e via discorrendo.
Qualcuno potrebbe chiamare in causa un altra tipologia di gioco che usa il concetto di Open World e che trova i suoi massimi rappresentanti in Star Citizen, Elite Dangerous e No Man Sky: questi "simulatori" spaziali (si lo so, è riduttivo chiamarli così ma è solo per intenderci) utilizzano dei motori fisici molto sofisticati che rispondono alle leggi della fisica in maniera impeccabile, dando la possibilità di vivere totalmente immersi in questi ambienti favolosi e con un realismo di base veramente al top. Paradossalmente, però, se si escludono i relativi motori fisici, poco rimane di interazione tra elementi ambientali e le stesse regole della fisica e questo perché in questi giochi siamo vincolati a poter fare solo determinate cose ed interagire solo con un numero piuttosto basso di elementi.

Come detto prima, in BotW, motore fisico che permette di far interagire con regole "vere" tutti gli elementi disposti nel vastissimo mondo, è il vero punto di forza del gioco.
Muovendoci con Link ci troveremo a riportare nel gioco la nostra esperienza reale di persone che ci aiuterà a risolvere i vari problemi che troveremo lungo la strada: si va da cose semplici come accendere un fuoco per scaldarsi, vestirsi più pesantemente per affrontare le impervie montagne, togliersi oggetti metallici quando piove e tuona; a cose più complicate come dare fuoco ad un tronco d'albero appena abbattuto e spingerlo giu da una collina per far fuori i nemici che stanno arrivando.
In questo gioco, se si ha un'idea che può funzionare in un'ipotetica realtà, la si può provare a metterla in pratica e il gioco lo permetterà (al netto di avere tutti gli elementi necessari al raggiungimento del nostro scopo).
In questo gioco il motore fisico gestisce anche il cambio giorno / notte e gli elementi atmosferici come le precipitazioni e il vento, e già qui si può vedere come BotW gestisca il tutto alla grande: le foglie, l'erba, i capelli, le increpsature dell'acqua, gli oggetti che lanceremo (ad esempio le frecce) si muoveranno interagendo attivamente con questi elementi atmosferici. Il giocatore dovrà quindi tenere di conto di tutto quando si sposterà nelle terre di Hyrule e a seconda del mezzo di trasporto ci saranno diverse cose a cui stare attenti.

Ma non è solo il motore di gioco a funzionare anche l'intelligenza artificiale risulta essere spaventosa: i personaggi reagiscono in maniera intelligente, quando ci si trova davanti ai nemici bisogna stare attenti perché apprendono i nostri schemi. Mi è capitato di scappare da un orda di "boblin" (si i goblin nel mondo di Zelda) e mentre scappavo lasciavo cadere delle bombe, ebbene dopo i primi due cadaveri, gli altri nemici avevano "imparato" il mio schema e come lasciavo cadere le bombe, loro cambiavano direzione per schivarle. In un altro caso è capitato di dover combattere contro un gruppo composto sempre da questi mostriciattoli più un paio di "capi" rappresentanti una razza più "grossa".. ecco ero riuscito a disarmare uno di loro che, non potendo raggiungere la propria arma perché troppo lontana ha pensato bene di acchiappare il boblin accanto per ..lanciarmelo contro!

La cura usata per il motore fisico e per l'AI ha permesso di creare un sistema di combattimento avvincente e realistico! Sulla falsa riga di quello che si può vedere nei "Souls" il sistema di gioco tiene conto di tutto, delle schivate, il tipo di arma usata, dove si colpisce e della durata stesso di armi ed armature che, dopo un po' che vengono usate, si rompono perché (giustamente) si usurano.

Se a tutto questo aggiungiamo:


  • una grafica che, per quanto "semplice" (il cell shading è semplice per definizione) presenta una ricchezza di elementi (più di 400 elementi di gioco totalmente interattivi tra armi, oggetti, fauna, flora, esseri senzienti e così via)
  • una profondità di campo esagerata; se aggiungiamo il fatto che il mondo è totalmente libero (si può andare dal mostro finale anche dopo 20 minuti di gioco..basta recarvisi)
  • il fatto che si è lasciati liberi dal gioco di fare ciò che si vuole (il gioco ci da solo degli indizi a voce ma poi saremo noi a dovercela smazzare, andando in giro per il mondo e trovando da soli le soluzioni)
  • una storia avvincente, immersiva, adulta, profonda (almeno fino al punto in cui sono arrivato)
  • enigmi e dungeon ben studiati e tutt'altro che scontati
  • e una vastità di cose da fare che non sono mai ripetitive e, soprattutto, hanno tutti una finalità logica e appagante (cosa che non accade in tantissimi open world che utilizzano le side quest solo come "riempitivi" o per giustificare gli spazi vuoti della propria area di gioco)
Si può capire come mai Breath of the Wild abbia ricevuto i più alti voti e il più alto numero di perfect score degli ultimi 10 anni e si può capire come mai tutti coloro che l'hanno giocato, anzi, che l'anno vissuto lo abbiano definito una nuova pietra miliare nella storia dei video giochi.

Dal canto mio non me la sento di dare il perfect score, il mio personale voto è di 99/100 e il motivo è semplice: il gioco ha solo un piccolo difetto e non è la "semplicità grafica" che qualcuno (che magari non lo ha neanche giocato) ha tirato in ballo in relazioni ad altre produzioni (vedi il bellissimo Horizon Zero Down); il motivo che mi ha portato a togliere quel centesimo di voto è il fatto che il gioco subisca, quando Switch è in modalità fissa, dei rallentamenti negli fps in alcune situazioni. E questo è un problema, non legato tanto alla macchina, quanto ad una non perfetta ottimizzazione del software visto che in modalità portatile il gioco gira liscio senza problemi. Il fatto è che BotW, in modalità portatile gira, si, con una grafica leggermente ridotta (720p, texture ridutte e qualche effetto grafico in meno) ma la GPU e la RAM girano a velocità ridotta ed in particolare la GPU gira ad 1/3 rispetto di quando è in modalità dock. Ora, si può giustificare tutto dicendo che il gioco è in realtà un cross-gen che doveva uscire su WiiU, mentre Nintendo si è dedicata a svilupparlo (e a trattarlo con la cura maniacale che solo Nintendo fa con le proprie produzioni software) non solo sulla vecchia ammiraglia ma anche su Switch portando sicuramente via tempo e risorse e questo può aver comportato anche una non perfetta ottimizzazione del software; però non posso non tenerne conto e quindi, nonostante BotW sia uno dei giochi più belli che abbia giocato nella mia vita, non posso dare un 100/100 ma "solamente" un 99/100.

In conclusione, questo è un titolo che TUTTI i videogiocatori dovrebbero giocare ed avere. Ora, non posso consigliare di comprarsi una console per poterlo giocare (sarebbe un consiglio insensato), se non siete Nintendari o se non siete giocatori consolari/multipiattaforma, non si può dire "spendete 400 pippoli per gioco e console"; ma se per caso, un giorno, vi doveste imbattere in un'offerta anche della vecchia WiiU usata e riuscite a portare a casa il tutto a 150-180 euro (WiiU + Zelda) ecco a quel punto il mio consiglio è : prendetelo, perché quello è un gioco che può valere anche 180 euro.

sabato 24 dicembre 2016

La conclusione di The Legend of Zelda Wind Waker HD

Quest'anno ho avuto modo di giocare e completare due dei capitoli di Zelda che più mi sono rimasti nel cuore sia come meccaniche di gioco che per la storia narrata. Uno, ad inizio anno, l'ho fatto sul 3DS (ne parlerò tra qualche giorno nel mio personale Top/Flop dei giochi fatti nel 2016) e l'altro l'ho giocato insieme alla mia compagna su WiiU ed è appunto Wind Waker HD.

Non ho intenzione di fare una recensione del gioco, non ha senso considerando che è un gioco uscito nel 2013 e che a sua volta si trattava del remake di un titolo che usci su GameCube e che non ebbi, all'epoca, l'opportunità di giocare.

Voglio solo soffermarmi sulla storia e su un'aspetto che mi ha colpito veramente tanto: l'esplorazione libera! Si sta facendo un gran parlare del prossimo titolo di Zelda (che sicuramente prenderò al D1) come un titolo che evolverà la serie come non si era mai visto prima, un titolo per la prima volta free roaming... beh devo dire che anche Wind Waker, con le dovute proporzioni, potrebbe essere considerato un free roaming: io e la mia compagna ci siamo spesso trovati a spendere ore nella semplice esplorazione dell'area di gioco (l'oceano) alla ricerca di nuove isole da esplorare, isole che racchiudono a loro volta segreti ed enigmi da risolvere. Ovviamente alcune di queste isole diventano fondamentali per il proseguimento della main quest.

La storia devo dire che mi è piaciuta tantissimo e offre diverse "novità" al ciclo di Zelda classico: Wind Waker si inserisce in un punto particolare dell'articolata time line della saga di Zelda e più precisamente si inserisce in quello che prende il nome dell'Era del Grande Mare, Era inaugurata dal finale positivo di Ocarina of Time e nella linea temporale di Link Adulto. In particolare in questa Era, Link era stato mandato da Zelda nel presente e per salvare il mondo di Hyrule da Ganondorf (che risorge) il Re fa sprofondare Hyrule sotto l'oceano creano un mondo fatto di mare e piccole isole. Ecco Wind Waker parte proprio da qui da un ragazzo nel quale alberga (ma non lo sa) lo spirito di Link ed una piratessa che rappresenta lo spirito di Zelda, si ritroveranno a salvare la vecchia Hyrule sommersa e con essa il "nuovo" mondo fatto di acqua.
Il finale, veramente profondo e toccante, lascia un iniziale senso di vuoto ma successivamente un senso di speranza che funge da spinta per una nuova e futura missione: trovare una nuova Hyrule. Così finisce Wind Waker che verrà ripreso dal (bellissimo) titolo, per Nintendo DS, Phantom Hourglass.

Le meccaniche di gioco sono ben congegnate così come i vari potenziamenti che Link acquisirà via via. Ottimo il level design come sempre impeccabile, non voglio essere tacciato di essere un faggot Nintendo ma effettivamente la cura che le software house interne a Nintendo mettono nei propri giochi è sempre ai massimi livelli, e Wind Waker non fa eccezione.
Molto buono l'implementazione del paddone: giocare con la mappa e l'inventario sempre ben in vista nello schermo del paddone, rende la fruizione del gioco agile e rapido. Bella anche la pulizia generale dell'immagine e i miglioramenti rispetto alla versione originale (e ci mancherebbe visto che sono passati 10 anni), l'idea del Cel Shading dona un'aspetto "favoloso" e che ben si presta al tipo di storia narrata. Bellissimi anche i nemici e i mostri sia di fine livello che generali, fatti veramente bene!

Insomma un must have, per quanto mi riguarda lo pongo al secondo posto della mia personale classifica dei vari Zelda che ho giocato e amato (al primo posto rimane per ora Ocarina of Time), se avete un WiiU dovete assolutamente giocare, se non l'avete fatto, questo capitolo della saga: non vi deluderà!

martedì 28 giugno 2016

Zelda a Link between worlds - la conclusione

Dopo tanti mesi sono riuscito a completare questo gioco meraviglioso. Purtroppo come spesso accade quando inizio giochi su macchine portatili, tendo a metterci parecchio tempo per concluderli (questo perché generalmente a casa gioco con pc o console fisse).
Ad ogni modo , alla fine ho concluso quest'avventura di Zelda.
Secondo me uno dei migliori mai fatti e che abbia mai avuto modo di giocare.

Dal punto di vista della timeline ufficiale della saga, questo titolo si inserisce nell'Era della Luce e dell'Oscurità che vede la luce nel caso dell'Eroe battuto in Ocarina of Time che da il via al ciclo del declino di Hyrule e dell'ultimo Eroe.
In particolare è il seguito del mitico A Link to the Past che uscì sul Super Nintendo ormai molti anni fa.

Non sto qui a spiegare la storia, dico solo che è molto avvincente ed accompagnato da un comparto tecnico veramente bene fatto!
La particolarità di questo gioco è la possibilità di viaggiare attraverso due mondi: Hyrule e Lorule e, all'interno dei singoli mondi, tra il mondo reale e quello bi-dimensionale.
Viaggiare tra i due mondi sarà fondamentale per poter recuperare i 7 saggi di Hyrule catturati e portati in Lorule dal potente Yuga.

Graficamente molto pulito e, soprattutto, ben gestito il 3D che rende veramente bene soprattutto nei numerosi Dungeon che potevano essere attraversati anche verticalmente.

Questo Zelda lo reputo tra i migliori anche perché introduce molte novità che ruotano attorno ad una maggiore libertà di esplorazione. Infatti, sarà possibile scegliere il proprio percorso in maniera non lineare.
Nei precedenti capitoli, gli oggetti e gli upgrade servivano per poter procedere nelle aree di gioco altrimenti inaccessibili e questi oggetti venivano disposti in un ordine prestabilito.
In A Link between worlds, possiamo accedere fin da subito a quasi tutti gli oggetti di Link e , di conseguenza, accedere a moltissime aree di gioco in totale libertà e senza un ordine prestabilito.

Questa caratteristica rende il gioco più vario anche, e soprattutto, ai vecchi fan.

I Dungeon sono veramente ben fatti e i boss richiedono impegno , ma non sono impossibili.

Gioco consigliato a tutti quanti!

sabato 6 settembre 2008

The Legend of Zelda: Phantom Hourglass (Nintendo DS)



Salve a tutti, qualche giorno fa ho completato questo meraviglioso gioco per Nintendo DS. Un avventura che mi ha accompagnato per circa 5 mesi (il nintendo DS lo uso saltuariamente solo quando sono fuori di casa e in poche altre circostanze). Provo a buttare giù due righe con le mie personalissime impressioni di questo che dovrebbe essere un must have per i possessori di DS. La trama Nel puro stile di Zelda, la trama è abbastanza lineare ma allo stesso tempo gli elementi della storia si dipanano lentamente lungo il percorso rendendo avvincente fino all'ultimo secondo l'intero gioco; Nei panni di Link veniamo catapultati in una terra parallela alla nostra dove ci improvviseremo esperti marinai alla ricerca della nostra amica che è stata catturata da un vascello fantasma (e causa del nostro teletrasporto nella nuova terra parallela). Ci ritroveremo a solcare i mari alla ricerca di nuove isole per trovare gli elementi che ci permettereanno di costruire un arma in grado di sconfiggere questo demone che abita la nave fantasma. Gameplay Il gameplay di questo gioco è semplicemente fantastico, si giocherà interamente ricorrendo al touch screen e , qualche volta, al microfono. Dimentichiamoci quindi i tasti del classici della console, tutto avverrà direttamente sul nostro schermo tattile. La cosa divertente di questo Zelda è che c'è sempre qualcosa di divertente da fare: quando ci sposteremo in nave dovremo prima tracciare la rotta e successivamente pilotare o stare ai cannoni della nave in caso di bisogno; più avanti nel gioco arriveremo a poter pescare o recuperare tesori sommersi tutto grazie all'utilizzo del nostro fido pennino...praticamente anche i mini giochi sparpagliati in tutto il mondo di Zelda assumono un aspetto divertente e vario. Durante le sessioni "su terra" utilizzeremo determinati movimenti del pennino per usare le armi, ogni arma ha il suo modo di utilizzo e le sue "mosse" da eseguire sullo schermo in maniera opportuna. Ad esempio quando arriveremo in possesso del boomerang dovremo tracciare la traiettoria del nostro oggetto sullo schermo velocemente e precisamente, e lui eseguirà l'evoluzione che gli avremo ordinato. Anche qui come negli altri Zelda si potranno aggiornare le armi e le nostre caratteristiche via via che andiamo avanti nell'avventura. Il mondo è molto vasto ma ci ritroveremo a dover tornare su alcuni ambienti più volte al fine di visitare aree nascoste che sono accessibili solo dopo aver recuperato determinati equipaggiamenti. A completare il gameplay già di per se pieno di features; un sistema di gioco online da fare con amici di tutto il mondo; viene ripreso l'ambiente esplorativo del dungeon principale e proposto un gioco strategico in tempo reale che vede scontrarsi da un lato link e dall'altro un orda di fantasmi guerrieri molto divertente e immediato. Oltre a questo sarà possibile mettere in condivisione su internet i nostri tesori sommersi scovati e scambiare tali oggetti con altri amici in rete. Grafica e Suono La grafica è molto bella, è essenziale sullo stile fumettoso ma fatta veramente bene; devo ammettere che sullo schermo del DS si vede che è una meraviglia e quasi non sembra neanche di avere il DS ma una console ben più potente. Nintendo ha fatto veramente un gran bel lavoro sotto quest'aspetto. Il sonoro conta musiche molto belle e azzeccate alla trama, peccato per gli effetti sonori un pò sotto all amedia. Longevità Come tutti gli RPG japan-style una volta completato difficilmente si riprenderà in mano, ma vi assicuro che per giocarlo e completare tutte le sub-quest porterà via tra le 30 e le 50 ore di gioco...insomma tanta roba davvero. Inoltre vi sono sempre quei minigiochi da fare online che possono aiutarci a riprendere in mano la cartuccia una volta completato questo gioco di ruolo veramente carino Consigliato a tutti i possessori di DS, o agli amanti di Zelda; sconigliato invece a chi non ama i giochi di ruolo giapponesi