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giovedì 23 marzo 2017

Zelda: Breath of the Wild è un capolavoro!

Si, ho detto tutto. Il nuovo capitolo di Zelda Breath of the Wild è un capolavoro senza se e senza ma. Un titolo che è riuscito a far innamorare tutti, ma proprio tutti, coloro hanno avuto modo di giocarlo, di provarlo.
Di fatto BotW segna una sorta di pietra miliare e, come tutte le svolte o la nascita di prodotti così dirompenti, ha generato due fazioni contrapposte: coloro che lo hanno provato e lo amano alla follia e coloro che non lo hanno mai nemmeno giocato 2 minuti.

Oggi non ho intenzione di scrivere una recensione su questo titolo, ce ne sono fin troppe a giro molto esaustive e scritte meglio di quanto potrei fare, ma sono qui per tentare di spiegare come mai questo gioco è riuscito a far breccia nei cuori di coloro che ne sono entrati in contatto; si perché BotW non ha stregato solo in Nintendari sfegatati (come il sottoscritto) ma è riuscito a catturare anche Sonary e Boxari e perfino i PC-isti più convinti: non a caso, le recensioni che tessano ancora di più le lodi di questo nuovo Zelda, provengono proprio da coloro che, normalmente, sono più vicini al mondo del PC master race.
E quindi, perché questo titolo è riuscito fare tanto? Eppure è un gioco appartenente ad un brand che ha più di 25 anni, è un titolo che non usa la grafica super-uber-power, è un titolo relegato ad una piattaforma spesso indicata come "per bambini" o "casual gamers"... allora perché tutto questo enorme successo?

Ora, il gioco non l'ho ancora concluso: ho fatto poco meno di 30 ore di gioco e sono ancora all'inizio, però ho potuto toccare con mano e approfondire quello che rappresenta questa ultima fatica Nintendo.
BotW, per la prima volta, è riuscito a proporre un jRPG che sfrutta un impianto Open World realmente funzionante e minuziosamente costruito. I principali protagonisti sono il motore fisico e il modello dell'intero mondo di gioco: il motore fisico è il migliore che abbia mai visto in vita mia e gestisce veramente tutto ma, soprattutto, interagisce con tutti gli elementi (passivi e attivi del gioco). Questo permette 2 cose inedite nel mondo dei VG: la prima è che aumenta di diversi ordini di grandezze, l'immersività e il realismo e la seconda è che dona una grande libertà al giocatore di fare quello che vuole e portare, dentro al gioco, gli elementi di problem solving che si troverebbe a utilizzare in un'ipotetica situazione reale.

Attenzione, non sto dicendo che prima di BotW non vi erano giochi con raffinati motori fisici o che non davano libertà ai giocatori, ma in questo titolo by Nintendo, per la prima volta assistiamo alla realizzazione di un ambiente di gioco che non presenta quei classici "confini" invisibili o quei finti passaggi che servono a mascherare le limitazioni degli ambienti di gioco Open World visti fino ad ora su titoli di gran pregio come The Witcher 3, Fallout 4, Dark Souls e via discorrendo.
Qualcuno potrebbe chiamare in causa un altra tipologia di gioco che usa il concetto di Open World e che trova i suoi massimi rappresentanti in Star Citizen, Elite Dangerous e No Man Sky: questi "simulatori" spaziali (si lo so, è riduttivo chiamarli così ma è solo per intenderci) utilizzano dei motori fisici molto sofisticati che rispondono alle leggi della fisica in maniera impeccabile, dando la possibilità di vivere totalmente immersi in questi ambienti favolosi e con un realismo di base veramente al top. Paradossalmente, però, se si escludono i relativi motori fisici, poco rimane di interazione tra elementi ambientali e le stesse regole della fisica e questo perché in questi giochi siamo vincolati a poter fare solo determinate cose ed interagire solo con un numero piuttosto basso di elementi.

Come detto prima, in BotW, motore fisico che permette di far interagire con regole "vere" tutti gli elementi disposti nel vastissimo mondo, è il vero punto di forza del gioco.
Muovendoci con Link ci troveremo a riportare nel gioco la nostra esperienza reale di persone che ci aiuterà a risolvere i vari problemi che troveremo lungo la strada: si va da cose semplici come accendere un fuoco per scaldarsi, vestirsi più pesantemente per affrontare le impervie montagne, togliersi oggetti metallici quando piove e tuona; a cose più complicate come dare fuoco ad un tronco d'albero appena abbattuto e spingerlo giu da una collina per far fuori i nemici che stanno arrivando.
In questo gioco, se si ha un'idea che può funzionare in un'ipotetica realtà, la si può provare a metterla in pratica e il gioco lo permetterà (al netto di avere tutti gli elementi necessari al raggiungimento del nostro scopo).
In questo gioco il motore fisico gestisce anche il cambio giorno / notte e gli elementi atmosferici come le precipitazioni e il vento, e già qui si può vedere come BotW gestisca il tutto alla grande: le foglie, l'erba, i capelli, le increpsature dell'acqua, gli oggetti che lanceremo (ad esempio le frecce) si muoveranno interagendo attivamente con questi elementi atmosferici. Il giocatore dovrà quindi tenere di conto di tutto quando si sposterà nelle terre di Hyrule e a seconda del mezzo di trasporto ci saranno diverse cose a cui stare attenti.

Ma non è solo il motore di gioco a funzionare anche l'intelligenza artificiale risulta essere spaventosa: i personaggi reagiscono in maniera intelligente, quando ci si trova davanti ai nemici bisogna stare attenti perché apprendono i nostri schemi. Mi è capitato di scappare da un orda di "boblin" (si i goblin nel mondo di Zelda) e mentre scappavo lasciavo cadere delle bombe, ebbene dopo i primi due cadaveri, gli altri nemici avevano "imparato" il mio schema e come lasciavo cadere le bombe, loro cambiavano direzione per schivarle. In un altro caso è capitato di dover combattere contro un gruppo composto sempre da questi mostriciattoli più un paio di "capi" rappresentanti una razza più "grossa".. ecco ero riuscito a disarmare uno di loro che, non potendo raggiungere la propria arma perché troppo lontana ha pensato bene di acchiappare il boblin accanto per ..lanciarmelo contro!

La cura usata per il motore fisico e per l'AI ha permesso di creare un sistema di combattimento avvincente e realistico! Sulla falsa riga di quello che si può vedere nei "Souls" il sistema di gioco tiene conto di tutto, delle schivate, il tipo di arma usata, dove si colpisce e della durata stesso di armi ed armature che, dopo un po' che vengono usate, si rompono perché (giustamente) si usurano.

Se a tutto questo aggiungiamo:


  • una grafica che, per quanto "semplice" (il cell shading è semplice per definizione) presenta una ricchezza di elementi (più di 400 elementi di gioco totalmente interattivi tra armi, oggetti, fauna, flora, esseri senzienti e così via)
  • una profondità di campo esagerata; se aggiungiamo il fatto che il mondo è totalmente libero (si può andare dal mostro finale anche dopo 20 minuti di gioco..basta recarvisi)
  • il fatto che si è lasciati liberi dal gioco di fare ciò che si vuole (il gioco ci da solo degli indizi a voce ma poi saremo noi a dovercela smazzare, andando in giro per il mondo e trovando da soli le soluzioni)
  • una storia avvincente, immersiva, adulta, profonda (almeno fino al punto in cui sono arrivato)
  • enigmi e dungeon ben studiati e tutt'altro che scontati
  • e una vastità di cose da fare che non sono mai ripetitive e, soprattutto, hanno tutti una finalità logica e appagante (cosa che non accade in tantissimi open world che utilizzano le side quest solo come "riempitivi" o per giustificare gli spazi vuoti della propria area di gioco)
Si può capire come mai Breath of the Wild abbia ricevuto i più alti voti e il più alto numero di perfect score degli ultimi 10 anni e si può capire come mai tutti coloro che l'hanno giocato, anzi, che l'anno vissuto lo abbiano definito una nuova pietra miliare nella storia dei video giochi.

Dal canto mio non me la sento di dare il perfect score, il mio personale voto è di 99/100 e il motivo è semplice: il gioco ha solo un piccolo difetto e non è la "semplicità grafica" che qualcuno (che magari non lo ha neanche giocato) ha tirato in ballo in relazioni ad altre produzioni (vedi il bellissimo Horizon Zero Down); il motivo che mi ha portato a togliere quel centesimo di voto è il fatto che il gioco subisca, quando Switch è in modalità fissa, dei rallentamenti negli fps in alcune situazioni. E questo è un problema, non legato tanto alla macchina, quanto ad una non perfetta ottimizzazione del software visto che in modalità portatile il gioco gira liscio senza problemi. Il fatto è che BotW, in modalità portatile gira, si, con una grafica leggermente ridotta (720p, texture ridutte e qualche effetto grafico in meno) ma la GPU e la RAM girano a velocità ridotta ed in particolare la GPU gira ad 1/3 rispetto di quando è in modalità dock. Ora, si può giustificare tutto dicendo che il gioco è in realtà un cross-gen che doveva uscire su WiiU, mentre Nintendo si è dedicata a svilupparlo (e a trattarlo con la cura maniacale che solo Nintendo fa con le proprie produzioni software) non solo sulla vecchia ammiraglia ma anche su Switch portando sicuramente via tempo e risorse e questo può aver comportato anche una non perfetta ottimizzazione del software; però non posso non tenerne conto e quindi, nonostante BotW sia uno dei giochi più belli che abbia giocato nella mia vita, non posso dare un 100/100 ma "solamente" un 99/100.

In conclusione, questo è un titolo che TUTTI i videogiocatori dovrebbero giocare ed avere. Ora, non posso consigliare di comprarsi una console per poterlo giocare (sarebbe un consiglio insensato), se non siete Nintendari o se non siete giocatori consolari/multipiattaforma, non si può dire "spendete 400 pippoli per gioco e console"; ma se per caso, un giorno, vi doveste imbattere in un'offerta anche della vecchia WiiU usata e riuscite a portare a casa il tutto a 150-180 euro (WiiU + Zelda) ecco a quel punto il mio consiglio è : prendetelo, perché quello è un gioco che può valere anche 180 euro.

mercoledì 22 marzo 2017

Switch: i servizi Online secondo Nintendo

Qualche giorno fa ho riportato le mie impressioni, dopo una settimana di utilizzo, di Switch parlando un po' di tutti i suoi aspetti ma tralasciandone uno in particolare: il comparto online.

Non l'ho trattato non perché me ne fossi dimenticato o cosa, ma semplicemente perché è un aspetto che volevo trattare separatamente.

E' innegabile che per Nintendo il multiplay sia rappresentato, essenzialmente, dal gioco locale: splitscreen con più pad o console interconnesse in rete LAN/WLan perché per Nintendo il divertimento video ludico è un qualcosa che deve essere meno virtuale e più tangibile possibile. Questa è sicuramente una visione un po' anacronistica ma se vogliamo non possiamo darle atto del fatto che giocare insieme fisicamente risulta essere più appagante.

Però Nintendo non può non considerare che siamo nel 2017 e già con WiiU / 3DS ha tentato di avvicinarsi al mondo del multiplay online riuscendoci solo in parte. Con Switch, a detta della stessa casa di Kyoto le cose saranno diverse. Già adesso qualche funzionalità online è stata resa disponibile ma quello che ci troviamo tra le mani è un sistema tutt'altro che consolidato e, a tratti, sembra mostrare una Nintendo un po' confusa su quello che dovrebbe essere fornito per far si che la sua architettura sia equiparabile a quelle delle concorrenti.

Crearsi amici

Fino ad ora Nintendo ci aveva abituato all'utilizzo di questi odiosi "Codici Amici", dei codici lunghissimi che erano legati alla console e che venivano usati per poter autorizzare gli altri ad inserirci nella lista amici. Di per se il sistema era stato pensato per garantire un buon livello di privacy ma, di contro, era estremamente macchinoso e fastidioso da usare.
Adesso con Switch i codici amico sono.... rimasti! in parte però: i codici amico sono legati all'account e non più alla console e rimane il principale metodo per stringere amicizia. In realtà è possibile richiedere l'amicizia direttamente dalla console, a coloro che abbiamo incontrato nelle partite online dei giochi che supportano il servizio ed, infine, è possibile diventare amici direttamente passando tramite la app Miitomo: se abbiamo un account Miitomo e degli amici, che usano Switch, su Miitomo la console ci mostra tali amici e possiamo direttamente chiedere la loro amicizia senza rotture di scatole.

Che dire.. è soddisfacente? mah non lo so, sicuramente se uno usa Miitomo le cose risultano essere molto più semplici, però non sono tanti ad usarlo (o almeno, di tutti i miei amici che hanno Switch, sono solo due che usano Miitomo..un po' pochini). Vediamo se, in futuro, Nintendo abbandonerà definitivamente i codici amico anche se un po' ne dubito.

Che ci faccio con gli amici?

Per ora un po' il brodo: il sistema mostra in maniera chiara (con una piccola notifica sulla dash) quanti amici online ci sono in quel momento, attraverso la pagina del nostro profilo possiamo vedere chi è online e a che gioco stanno giocando ma non è possibile fare altro: non esiste infatti nessun sistema di messaggistica scritta ne tanto meno vocale. L'unica cosa che è possibile fare è avviare il gioco che stanno facendo in modo tale da unirsi alla partita, se il gioco supporta l'online ovviamente..altrimenti l'unico risultato sarà stato quello di avviare quel gioco per giocare comunque da solo.

Le partite online

Per ora non esiste, come detto prima, nessun sistema di chat ma alcuni giochi permettono il gioco online ed in particolare Fast RMX e Bomberman R. Ora, su Bomberman non posso dire niente perché purtroppo non ce l'ho (cazzo è introvabile quel gioco), però ho giocato a Fast RMX online e devo dire che funziona molto bene: il match making viene fatto rapidamente e il gioco non presenta lag (provato sia in Wireless che via Ethernet). Certo, giocare senza la possibilità di comunicare fa tornare alla mente i primi giochi online su console di 15 anni fa, però la speranza è riposta in DeNA...

DeNA e il Nintendo "LIVE"

La compagnia giapponese che fa servizi telefonici e che, da quasi due anni, ha stretto un accordo di esclusiva proprio per Nintendo: è lei che si sta occupando dell'infrastruttura di rete che dovrebbe, finalmente, uscire ad Agosto. I servizi proposti saranno quelli classici che permetteranno il gioco online ed, effettivamente, da Agosto in poi sono previste le uscite di diversi titoli che fanno dell'online il punto centrale, staremo a vedere se funzionerà bene.
Il servizio online verrà reso a pagamento verso questo autunno ad una cifra, non ufficiale, di 24 euro l'anno.
Il prezzo è estremamente buono considerando che , ogni mese, verranno "prestati" dei giochi della Virtual Console Nintendo.

Perciò,se venisse confermato il prezzo, 24 euro per accedere ai servizi di multiplay online sarebbero un bel colpo nei confronti dei concorrenti che presentano un conto sicuramente più salato.

Giocare giocare..e i servizi aggiunti?

Nintendo ha sempre pensato alla console come una macchina per giocare e non per fare altre cose ancillari. E' sempre stato così fin dalla notte dei tempi e, anche se ogni tanto si sono affacciati accessori che permettevano di estenderne le capacità (dai vari TV tuner all'epoca GB/GBA a tavole per disegnare nell'epoca Wii / WiiU) la casa di Kyoto è sempre stata restia a implementare servizi aggiuntivi.

Con WiiU / 3DS le cose sono un po' cambiate, tant'è che su quest'ultime si sono affacciati software come YouTube, Netflix e Napster... bene e su Switch? per ora niente di niente ma, come già asserito da parte dei dirigenti, in futuro vedremo approdare questi tipi di servizio anche sulla nuova console. Per ora è priorità di Nintendo, quella di far decollare la macchina da gioco e per il gioco. Onestamente spero che tali servizi vengano rilasciati il prima possibile perché il videogiocatore moderno ricerca anche questo tipo di servizio dalla propria console.

La Virtual Console che verrà

Dalla Wii , Nintendo ci ha abituati ad avere la cosi detta Virtual Console, un area dove acquistare vecchi giochi (non solo delle console Nintendo ma anche di altre piattaforme come NeoGeo, Pc Engine, SEGA etc..) ebbene anche Switch avrà la Virtual Console ma non sappiamo al momento assolutamente nulla.
Non sappiamo quali piattaforme verrano incluse ne se potremo "portarci" i vecchi acquisti fatti su WiiU/3DS sulla nuova console.
Onestamente spero che Nintendo permetta un trasferimento di questi titoli perché altrimenti il malcontento tra gli utenti potrebbe salire e non poco.
Attualmente sullo store online di Switch sono presenti, però, diversi titoli del Neo Geo. Ho scaricato Metal Slug 3 e devo dire che è stato riportato in tutta la sua magnificenza con alcune aggiunte quali modalità particolari che ne variano leggermente la formula e la possibilità di condividere online i propri punteggi.

A proposito di condividere

Nintendo sembra che abbia abbandonato, almeno per Switch, l'uso del Miiverse per la condivisione dei contenuti delle proprie partite. Un po' mi dispiace dato che Miiverse rappresenta un servizio veramente ben fatto per i giocatori che vogliono condividere i propri contenuti. Secondo a Miiverse c'è solo l'hub di Steam.. Sarebbe un peccato, quindi, se Nintendo abbandonasse tutto spero che lo introducano prima o poi.
Attualmente però è possibile condividere attraverso il nuovo sistema che, tramite un semplice tasto, permette di catturare un immagine per poi poterla editare (si possono fare diverse cosette) e condividere velocemente su Twitter e/o Facebook. Devo dire che questo sistema di condivisione mi piace e funziona molto bene, anzi funziona meglio di qualsiasi altro sistema provato su PSN, Xbox Live o su PC.
Fare uno screenshot e condividerlo non è mai stato così semplice ed immediato e Nintendo ha promesso che introdurrà a breve anche i filmati... vedremo come saranno ma al momento sono molto soddisfatto della cosa.

E la chat vocale?

E qui le dolenti note... al momento non vi è traccia di nessun tipo di chat vocale.. e la cosa è un po' preoccupante considerando che , soprattutto quando si usa la console in modalità fissa, non abbiamo la possibilità di connettere agilmente una cuffia-microfono e questo perché manca il relativo jack sia sui JoyCon che sul pro pad.
Nintendo aveva, senza entrare nei dettagli, annunciato che il sistema di matchmaking e di chat sarebbe passata tramite una app da telefono/tablet e questo aveva un po' spaccato a metà i critici: c'è chi è rimasto entusiasticamente sorpreso (l'uso di una app può aprire la strada a diverse caratteristiche come avere un sistema di controllo della chat su uno schermo a parte senza doversela menare con la dash della console con il rischio di appesantirne il sistema; c'è chi, invece come me, ha storto un po' il naso rimanendo un po' perplesso ritenendo che questo approccio possa rendere più macchinosa la cosa.
Staremo a vedere, in teoria, il tutto dovrebbe uscire prima dell'estate...

Ci rivedremo all'E3

Quindi questa è la situazione che , secondo me, si delineerà solo verso questa estate. Probabilmente all'E3 ne sapremo di più e, anzi, sono veramente molto curioso in quanto quest'anno, dopo diversi anni di assenza, Nintendo tornerà all'E3 ed ha già prenotato il più ampio spazio espositivo, dopo quello di Sony. Questo significa che ne vedremo delle belle.



sabato 18 marzo 2017

E finalmente Switch

Ebbene si, dopo una decina di giorni di Switch sono qui per condividere con voi le mie impressioni su questa nuova console Nintendo.
Come sempre cercherò di essere il più oggettivo possibile anche se, da fan Nintendo, la cosa potrebbe risultare più complicata del solito.

Un'idea ibridamente geniale

Diciamoci la verità, l'idea di giocare comodamente sulla propria console di casa, spaparanzato sul divano e di poter, all'occorrenza, portarsi il gioco lontano dal salotto, è il sogno bagnato della quasi totalità dei videogiocatori! Nintendo ci aveva provato con WiiU, una console che sulla carta avrebbe permesso di giocare anche lontano dalla TV, usando lo schermo del paddone; già all'epoca fu un'idea veramente unica ed interessante ma realizzata male: il paddone aveva un range di funzionamento ridicolo e quindi inutilizzabile al di la di una stanza di..distanza..
Ebbene, con Switch, Nintendo ripropone l'idea ma questa volta tutto funziona alla grande!

La console fa della modularità e flessibilità, il suo cavallo di battaglia dato che è utilizzabile in una miriade di modalità diverse: come console classica, usando i joycon come "wiimote" , come pad classico, utilizzando il pro-pad e così via; si può usare in mobilità come una classica console portatile oppure appoggiandola su una superficie piana e usando i joycon come pad o come wiimote. La cosa interessante è che i "passaggi" tra una modalità e l'altra avvengono in maniera trasparente, istantanea senza nessun tipo di attesa o senza dover "attivare/disattivare" nessuna combinazione di tasti per poter effettuare la "trasformazione". I giochi non si interromperanno e si adatteranno istantaneamente al formato portatile o fisso e viceversa.

Qualcuno potrebbe, giustamente, dire che Nintendo non ha inventato niente di nuovo e che un iPad/Tablet è in grado di connettersi alla TV e, usando un qualsiasi pad bt, ci si può giocare senza problemi...beh no, è una fottuta cazzata: in questi anni ho provato con iPad e iPhone una miriade di periferiche, più o meno riuscite, in grado di trasformare i dispositivi della fottuta mela in una console portatile.. ebbene Switch è anni luce avanti in questo in quanto è studiato proprio per fare questo: la console è progettata, disegnata, per potersi "montare/smontare" con i relativi pad rendendosi veramente portatile
Allora, intendiamoci, da questo punto di vista Nintendo non ha inventato niente di nuovo: esistono già da tempo console cinesi basate su Android che permettono di fruire i videogiochi sia in forma portatile che fissa... però Nintendo è la prima ad aver creato qualcosa di realmente funzionante e, soprattutto, immediato: con Switch si attacca la console alla dock e si riprende immediatamente a giocare con lo schermo grande, si stacca e si gioca sul tablet senza soluzione di continuità e senza dover selezionare manualmente opzioni varie (come invece accade spesso con i dispositivi sopracitati). Merito anche di un sistema operativo e una dashboard veramente veloci e reattive, senza scherzi Switch è la console con il software più rapido che abbia mai provato in vita mia!

I JoyCon: più di semplici controller

I JoyCon rappresentano , secondo me, una delle caratteristiche più interessanti e distintive della console. In pratica li dentro sono state concentrate tutte le idee di N degli ultimi 10 anni: ogni joycon possiede dei sensori di movimento e giroscopio molto più precisi dei Wiimote Plus, sono addirittura in grado (e onestamente ha dell'incredibile) di "puntare" lo schermo senza dover montare alcuna "sensor bar" di fronte. Ma non è finita: oltre al lettore NFC per gli Amiibo, Nintendo ha creato questo HD Rumble in grado di restituire un feedback aptico veramente dettagliato, al punto da riuscire ad ingannare il cervello facendogli percepire sensazioni tattili mai provate fino ad ora. Il JoyCon di destra possiede anche un sensore ad infrarosso piuttosto sofisticato in grado di calcolare la distanza con ostacoli e fare da edge detector. Questi due mini-wiimote si possono utilizzare in tanti modi diversi: possono essere montati sulla console, o sul grip per poter avere un assetto più "classico" e possono essere usate, ovviamente, anche come wiimote o come pad "old style" ruotandoli di 90 gradi.
Il loro impiego è decisamente funzionale e devo dire che sono anche piuttosto comodi in quasi tutte le loro forme.

Il Pro Controller costoso

Certo, per lunghe sessioni di gioco, a casa, la scelta migliore rimane l'utilizzo di un pad più classico come quello offerto dal Pad Pro Nintendo. Questo controller viene offerto ad un prezzo abbastanza alto, 70 euro, però a onor del vero il prezzo è in linea con i pad delle concorrenti (PS4).
Il Pro Controller mantiene (quasi) tutte le caratteristiche dei joycon: hd rumble, nfc e rilevatori di movimento e fornisce una batteria in grado di garantire ben 40 ore di gioco!

L'immediatezza

La console è sicuramente immediata e dona un'estrema libertà al giocatore che adesso potrà giocare dove e come vuole e potra passare da una "modalità" ad un'altra senza soluzione di continuità, senza interruzioni e senza dover agire su configurazioni, opzioni etc. Insomma una vera console plug n' play come non ne si vedevano da una vita.
Il sistema operativo e la dashboard, come detto prima, sono estremamente rapidi ed immediati: passare dal gioco alla dash e alle varie funzioni della console è un attimo! Anche i download delle patch e dei giochi avviene senza problemi e senza rallentare il sistema in generale.

Luci ed ombre sull'hardware

Fino ad ora ho solo tessuto le lodi ma in realtà la console presenta anche alcuni punti oscuri: se da un lato Nintendo è stata molto attenta nella scelta dei materiali, di alta qualità, e nella progettazione intelligente dei componenti più a "rischio" di usura o rottura; dall'altra l'hardware risulta essere molto limitata se la si considera come console fissa.
Si perché il SoC usato è una versione custom di Nvidia Tegra X1 che garantisce prestazioni al top come portatile ma sicuramente più claudicanti come console fissa (sempre in confronto con le altre console). Questo un po' fa preoccupare per il futuro dei multi-piattaforma: la paura che si possa ricreare una situazione simile a quella di Wii, dove i multipiatta venivano sviluppati in maniera castrata e ridefinita appositamente per quella console, è tutt'altro che infondata.
C'è da dire che questo "Tegra X1" non lavora come quelli montati sui vari Shield di NVIDIA, a seconda della modalità di funzionamento della console (dock o portatile) e a seconda di come gli sviluppatori hanno deciso di implementare i propri giochi,  la GPU, così come la CPU e la RAM lavorerà a "livelli" diversi; in particolare, nella modalità portatile la console girerà in modalità "depotenziata" per poter consumare meno energia, i giochi gireranno downscalati a 720p (la risoluzione dello schermo portatile) a differenza di quando è nella dock dove i giochi gireranno a 1080p. Oltre a questo i giochi potranno disattivare alcune feature della GPU quando è in modalità portatile. Insomma, Switch è una console totalmente scalabile.

L'autonomia???

A differenza dei joycon e controller pro, che hanno un'autonomia veramente elevata (20 ore i primi e 40 il secondo), la console ha una batteria non molto capiente e quando si gioca a titoli "pesanti" (come Zelda) la batteria arriva a fatica alle 3 ore.. Inizialmente questa cosa mi aveva fatto storcere il naso ma poi ci ho riflettuto bene e.. ragazzi è come un tablet! Anche quando si gioca con iPad, a giochi pesanti ovviamente, la batteria viene consumata molto rapidamente.
Per fortuna però, Switch è dotata di USB-c ed è possibile usare un qualsiasi battery pack per poter garantire cariche extra nel caso fossimo fuori

Il multiplay a tutto tondo

Nintendo è sempre stata restia a spingere il multiplay online ma con WiiU ha dovuto iniziare ad adattarsi alle esigenze dei videogiocatori..Però Nintendo è tradizionalista e ha continuato a supportare il multiplay locale.
E con Switch? Con Switch il multiplay locale torna ad essere al centro dell'attenzione: con questa nuova console si può, si, giocare online ma anche localmente e la console lo fa seguendo la sua particolare natura modulare: ci si può sfidare con lo splitscreen, connettendo più console in una rete locale wi-fi o facendo delle vere e proprie LAN (usando l'apposito adattatore Ethernet).. ma non solo: si può arrivare a giocare anche SENZA dover per forza guardare lo schermo, attraverso l'uso delle tecnologie integrate nei JoyCon.

La memoria di massa

Ho assistito a molte critiche riguardante il fatto che la memoria onboard ammonta a solamente 32 GB.. effettivamente oggi giorno ci si poteva aspettare di meglio però proviamo a riflettere: Switch utilizza delle cartucce composte da memorie NAND molto veloci: i giochi in cartuccia non hanno bisogno di installazioni, come invece avviene con le altre piattaforme, e le memorie NAND sono talmente veloci da rappresentare una delle soluzioni più performanti per il gaming.
Certo le patch e i salvataggi vengono installati sulla memoria centrale che, comunque può essere espansa fino a 2 TB tramite le micro SD XC. In ogni caso, per i più tradizionalisti, in futuro sarà possibile utilizzare anche i normali HDD o SSD connessi via USB 3.0 (con Switch in modalità dock ovviamente).
Quindi, secondo me, 32 Gb sono più che sufficienti...certo, per coloro che adorano acquistare i giochi in DD, questa quantità risulta essere ridicola.

Il futuro è nella USB-c

E adesso veniamo alla questione delle prospettive future, a differenza dei detrattori di questa console, io ripongo molta fiducia in Switch, soprattutto nella sua caratteristica fondamentale, ovvero la flessibilità e modularità che fa del protocollo USB-c il suo strumento portante. Se andiamo a vedere i vari brevetti depositati da Nintendo, si potrebbe arrivare ad immaginare una Switch in grado di evolversi nel tempo; sarebbe possibile, in linea teorica, implementare una dock "potenziata" con processori aggiuntivi in grado di incrementare le capacità della macchina una volta trasformata in console fissa: USB-c è in grado di gestire una grandissima quantità di dati, tanto da poter gestire perfino "GPU esterne" (esistono già soluzioni del genere in ambito portatili dove PC notebook vengono "potenziati" con l'aggiunta di schede video Pascal esterne connesse via USB-c). Non so se veramente accadrà questo, io lo spero tantissimo, ma se Nintendo riuscisse a fare tutto questo si potrebbe assistere alla (ri)nascita di una regina console marchiato N come avvenne, ormai tanti anni fa, con il mitico N64!

Una lineup scarsa o strategica?

Secondo me, a questo giro, Nintendo ha adottato una strategia più attenta e lungimirante presentando una lineup con pochi titoli ma con un capolavoro (il uovo Zelda Breath of the Wild) a fare da apri pista per poi rilasciare, ogni due mesi da qui fino a fine anno, tutta una serie di capolavori annunciati (Arms, Splatoon 2, Super Mario Odyssey, Xenoblade 2 etc..), in questo modo Nintendo potrebbe riuscire a mantenere alto l'Hype e la soddisfazione dei propri giocatori.... e si sa, più giocatori soddisfatti significa più pubblicità e questo potrebbe comportare un aumento delle vendite e della base installata richiamando più terze parti.

Merita comprarla al D1?

Eh questa è una bella domanda, per me si... il nuovo Zelda è, in assoluto, uno dei più bei capolavori mai creati nel mercato videoludico e solo lui merita l'acquisto della console!
E' una console di nuova concezione che strizza l'occhio anche ai giocatori vecchio stile: se cercate una console per giocare in multiplay locale, che vi permetta di giocare ovunque e che offra un'estrema flessibilità allora Switch è la console che fa per voi; per tutti gli altri Switch potrebbe tranquillamente essere la console da affiancare alla vostra piattaforma principale.

sabato 11 marzo 2017

Il PC come console: a che punto siamo? (2017)

Avevo già affrontato questo discorso, quasi un anno fa, dopo aver testato a fondo lo Steam Link e dopo le novità Microsoft sulla fusione Windows 10-Xbox, ma è venuto il momento di fare il punto della situazione.

Sono quasi 5 anni che sto provando a far si che il PC si possa usare anche come una "console": stando comodamente sul divano davanti alla TV e con un Pad alla mano.

Intendiamoci, il PC è favoloso quando lo si gioca nella sua configurazione canonica: una postazione composta da scrivania, il mouse e la tastiera... però non sempre è la soluzione più comoda e immediata per la fruizione dei videogiochi: a volte capita di fare tardi e di non avere voglia di alzarsi, andare alla scrivania, accendere il pc e stare "scomodo" a sedere davanti al monitor; in quei momenti si ha voglia di giocare stando comodamente spaparanzati sul divano senza troppe menate.

Ricordiamoci, inoltre, che il PC sulla postazione classica è veramente poco indicato quando si vuole fare una sessione in multiplay locale (è vero anche che il PC non ha tanti titoli che permettono un multiplay locale ma tant'è...).

E' vero che in questi ultimi anni il mondo PC e il mondo console stanno "convergendo" verso un'idea omologata, unica (si, Nintendo è una storia a parte) e, se da un lato vi è PS4 e Xbox che tentano di imitare il PC a suon di upgrade hardware sempre più frequenti garantendo TFLOPS sempre più crescenti, dall'altro il PC tenta la strada della "semplificazione", della miniaturizzazione in grado di avvicinarsi sempre più alla TV e al salotto di casa.

Ebbene ho provato un po' alcune di queste soluzioni (e le sto ancora utilizzando) per verificare se effettivamente sono efficaci come si dichiarano.

Steam Link

La soluzione proposta da Valve, sicuramente la più economica. Attraverso lo Steam Link è possibile collegare in remoto il proprio PC indipendentemente dalla configurazione Hardware. E' necessario utilizzare Steam in modalità Big Picture.
Ora, questa soluzione è molto economica (meno di 50 euro) anche se necessita una connessione Ethernet (via WiFi le prestazioni sono oscene). Funziona piuttosto bene sia con lo Steam controller che con qualsiasi altro Pad connesso allo steam link via USB o BT.
Le prestazioni sono piuttosto buone: in 1080p si riesce a girare a 60 fps anche se capita fenomeni di stuttering, a volte anche frequenti, a seconda del tipo di gioco che si sta facendo. La cosa non è dipesa dalla pesantezza del gioco ma dalla sua ottimizzazione: vi sono giochi pesissimi che funzionano bene ed altri più datati che scattano da morire.
Steam Link permette di "svegliare" il PC che può rimanere in stand by, in modo tale da poter avere un accesso "istantaneo" come avviene con le normali console.
Purtroppo questa soluzione non funziona in maniera ottimale: a volte il PC quando si riattiva non rimane stabile (nonostante il sistema di Windows 10 sia bello solido) e quindi occorre lasciare il PC spento e accenderlo come sempre. Certo su macchine di fascia alta moderne, l'accensione allo stato di pronto, avviene in pochissimi secondi (nel mio caso in 15 secondi è tutto pronto per giocare) ma è comunque un tempo "morto" che l'utente deve attendere prima di potersi connettere con Steam Link ed iniziare a giocare e se uno ha il problema di avere il PC in un'altra stanza, questo comporterebbe un ulteriore perdita di tempo e, soprattutto, di "immediatezza" nell'utilizzo del sistema.

Nvidia Shield

La soluzione Nvidia, ben funzionante e, prestazionalmente parlando, migliore di Steam Link. Purtroppo troppo costosa e di fatto è sconsigliabile.

Xbox

Si, Xbox è diventato la nuova "Steam Machine" di Microsoft ma cosa c'entra con quello che abbiamo detto fino ad ora? Semplice: i giochi che supportano il Play Anywhere!
In pratica quando non abbiamo voglia di giocare sul nostro PC, possiamo riprendere la nostra partita direttamente su Xbox One (e in futuro Scorpio?).
Si, non è proprio un sistema di streaming remoto ma il risultato è simile, anzi forse pure migliore perché non richiede una connessione diretta al PC e non richiede che quest'ultimo sia per forza acceso. Potrebbe essere la soluzione "ideale" se non fosse che richiede l'acquisto di un'intera Xbox One, la quale non costa poi proprio così poco. Vi è, infine, un'altro piccolo problema: i giochi che girano su Xbox One utilizzano le sue risorse che, rispetto al PC, sono sicuramente inferiori e questo si riflette anche sul gioco che sarà graficamente meno appagante.
Questo sistema lo sto utilizzando spesso con Gears of War 4 e devo dire che mi ci sto trovando davvero bene. Certo mi rendo conto delle differenze: la versione su PC è decisamente più ricca e quando gioco su Xbox l'abbassamento qualitativo si fa un po' sentire. Però è una soluzione sicuramente più comoda delle precedenti.

Le "Steam" machine

O meglio, le configurazioni PC "miniaturizzate" da tenere attaccate alla TV esattamente come una console. Anche queste rappresentano una buona soluzione ma, purtroppo, estremamente costose: i PC da gioco "miniaturizzati" costano tantissimo in quanto le componentistiche per poterli assemblare vengono venduti a prezzi più elevati e, spesso, ci portano a fare scelte e compromessi che non vorremmo fare.

Conclusioni

E quindi, alla fine di tutto questo papocchio e dopo un anno di test, possiamo dire che il PC lo si può usare anche come console? No decisamente no, siamo ancora un po' lontano.
Purtroppo le soluzioni che ho provato non rendono la fruizione dei giochi su PC più immediati e "plug n play", ognuna si porta dietro menate e problematiche che fanno "perdere" tempo e passare la voglia di giocare al PC sulla TV.
La soluzione "migliore" è quella dell'uso di Xbox e dei giochi Play Anywhere ma quest'ultimi sono ancora troppo pochi per poter essere una soluzione definitiva.

Perciò, ora come ora, la migliore soluzione (o la meno peggio) è quella di Steam Link: basso costo e, anche se vi sono un po di compromessi a cui stare dietro, è quella che permette la fruizione di più titoli possibile.

A questo punto vediamo cosa ci riserverà Microsoft con il prossimo update di Windows dedicata proprio alla parte Gaming, magari aggiungeranno funzionalità in grado di permettere lo streaming su TV.