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sabato 18 febbraio 2017

Il videogioco mobile: a che punto siamo (2017)?

Bene bene bene, è passato un bel po' di tempo da quando avevo fatto una mia analisi sulla situazione del gioco in mobilità mettendo a confronto le soluzioni fornite da smartphone/tablet con quelle legate all'utilizzo di console portatili classiche.

Ebbene a distanza di un anno come siamo messi? beh, direi che siamo esattamente allo stesso punto...se uno vuole videogiocare seriamente fuori, deve dotarsi di una vera console portatile.

E' indubbio che giocare su un dispositivo come iPhone/iPad o un qualsiasi altro dispositivo Android di fascia alta, possa dare delle gioie grazie ad un comparto grafico veramente elevato. Questo soprattutto grazie al fatto che tali dispositivi possiedono una configurazione hardware decisamente più potente delle attuali soluzioni basate su 3DS o PSVita: l'evoluzione, estremamente rapida, degli smartphone ha permesso uno sviluppo delle specifiche tecniche dei vari titoli proposti, almeno dal punto di vista prettamente tecnico.
Il vero problema è che sui dispositivi mobili i giochi complessi difficilmente trovano posto in quanto le SH devono adattarne le meccaniche per un uso esclusivo del touchscreen. Ora, è vero che esistono un numero spropositato di pad fatti apposta per i nostri dispositivi smart, però è anche vero che portarsi a giro un pad (per quanto piccolo esso possa essere) fa perdere l'unico vero punto di forza dello smartphone: poter giocare fuori senza doversi portare un secondo dispositivo (la console) con se.

Alla fine, ci troviamo a giocare sui telefoni, a titoli realizzati molto bene ma con meccaniche semplificate all'osso. Questo per quasi tutti i generi, salvo i manageriali, gli strategici e le avventure grafiche. Tutti giochi non frenetici e che possono essere fruiti con un interazione di tipo "punta e clicca" che ben si sposa con il classico utilizzo di gesture e touch screen.
Ma quando si tratta di FPS, Picchiaduro, giochi sportivi complessi, adventure in terza persona, gdr, le cose cambiano e il touchscreen mostra tutte le sue debolezze.

A quel punto l'uso del pad diventa mandatorio ed è qui che nasce il problema della portabilità. I pad sono oggetti in più da portarsi dietro e quelli più compatti non forniscono nemmeno un supporto adeguato per reggere il telefono. Alla fine diventa piuttosto "macchinoso" portarsi dietro telefono/tablet più dispositivo di controllo. Per non parlare del fatto che il loro utilizzo richieda cmq un certo tempo da dedicare al "setup" che, seppur piccolo, è sempre del tempo che viene "rubato". E' anche per questo che i giochi dal sistema di controllo più classico non sono vengono rilasciati in quantità su queste piattaforme.

Alla fine portarsi dietro una console portatile classica, che occupa lo spazio di un pad,  diventa una scelta sicuramente più efficace per poter usufruire del gioco in mobilità: controlli fisici ed ergonomici, macchina progettata specificatamente per il gioco che le rende più immediate nella fruizione degli stessi.
Quindi per me, anche in quest'ultimo anno, il dispositivo migliore per giocare fuori dalle mura di casa rimane la console vera, che sia 3DS, Vita o una console cinese poco importa...l'importante è che sia un dispositivo nato per quello e che fornisca un sistema di controllo efficace come i tasti fisici.