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domenica 8 maggio 2016

Il mondo videoludico è alle porte di un vero step evolutivo. Come sarà la Next-Gen?

Salve raga,

Qualche giorno fa ho avuto un confronto verbale con un amico riguardante la nostra passione preferita: i videogiochi. Da quella disquisizione ho preso spunto per fare una riflessione che riporto qui nella sua interezza.

Negli ultimi 4 anni le aziende Leader nello sviluppo di piattaforme di intrattenimento si stanno dando un gran da fare per vincere quella che sembra una vera e propria guerra, atta a raggiungere un'egemonia totale nei confronti di noi videogiocatori.
Egemonia che si esprime sottoforma di base venduta, tempo attivo di permanenza sulla propria piattaforma e vendita del software da queste distribuite.

Quello che fino a qualche anno fa poteva sembrare uno scenario solo ipotetico, adesso si sta delineando piuttosto bene. Anche se, ancora, non e' del tutto chiaro di come sarà il futuro.
Si perché non solo sono cambiate le tecnologie e il modo di fruire il media, ma è cambiato soprattutto il concetto di videogiocatore, non più legato solamente a noi nerd incompresi che venivamo visti come esseri strani, adesso chiunque può essere un videogiocatore, anche coloro che si sfondano di "giochini" alla Candy Crush.

Insomma, l'industria videoludica è nel bel mezzo di un periodo di transizione, di evoluzione.

E in tutto questo le sopracitate aziende che cosa hanno intenzione di fare? Per poter rispondere a questa domanda occorre prima analizzarne la situazione attuale.


Sony
Dopo l'inizio non esaltante dell'era PS3, ha iniziato a rincorrere le strategie che Microsoft aveva già messo in atto con la precedente generazione, creando una piattaforma che in qualche modo strizzasse l'occhio alla filosofia legata al mondo PC. E ci è riuscita solo in parte perché, a fronte di aver ottenuto sempre più attenzioni da parte delle produzioni multipiattaforma, la mancanza dell'esperienza dell'azienda nel mondo dei PC gamer le ha impedito di creare quei servizi, quelle features, in grado di sollazzare i desideri dei videogiocatori PC multi-piatta. Sicuramente, però, Sony è attualmente il punto di riferimento per le produzioni videoludiche per console e su questo punto l'azienda si è definitivamente consolidata.

Nintendo
E' colei che, a torto o ragione, ha cercato di mantenere la sua identità di azienda sviluppatrice di piattaforme Console-based senza scendere a compromessi, pensando la console (portatile o casalinga che sia) come un oggetto ben preciso che poco ha a che spartire con le caratteristiche che contraddistinguono i PC. Di fatto le sue console (e anche i suoi giochi) puntano più sulla ricerca di nuovi metodi di interazione e nuove meccaniche di gioco. Questo, per la grande N, sembra essere diventato il mantra ispiratore da quando uscirono DS e Wii, distaccandosi quindi dalle strategie MS/Sony che puntano più sull'evoluzione delle specifiche tecniche. Questa strategia ha funzionato molto bene nella scorsa generazione, ma non altrettanto bene in questa. Avendo avuto a che fare, da un lato con l'avanzata inesorabile delle piattaforme mobili sempre più prestanti, dall'altra con un mondo "casalingo" che punta ad essere sempre di più un "ibrido" tra il mondo console e quello PC.

Microsoft
E' sotto gli occhi di tutti di come Microsoft abbia gestito non proprio bene la prima parte del ciclo vitale di Xbox One: era partita con un'idea ben precisa (e se vogliamo innovativa) ma sulla quale ha dovuto, a più riprese, correggere il tiro per adattarsi ad una platea non ancora pronta ad accogliere certi cambiamenti.
Gli errori di Microsoft però non sono stati solo quelli legati alle strategie di marketing: se con 360, Microsoft aveva investito su un'architettura all'epoca avveniristica (e costosa!) ma che gli ha permesso di tirare l'intero carrozzone dell'industria per ben 10 anni (anni nei quali perfino il mondo PC si è dovuto "piegare" alle direttive di mamma MS), su Xbone l'azienda ha voluto rischiare meno creando un'architettura pressoché identica alla controparte Sony e prendendo spunto dalla piattaforma che Nintendo scelse per WiiU. Le "chicche" tecniche che Microsoft aveva scelto di inserire (i 64 Mb di memoria ESRAM per velocizzare il passaggio dati CPU/GPU, così come un chip dedicato allo scaling, le DirectX12 e il famoso Kinect 2.0) non sono state sufficientemente supportate dalla casa madre e , di fatto, sono state scarsamente sfruttate dagli sviluppatori. Facendo soffrire le produzioni console soprattutto se messe a confronto con le relative di Sony. Sia chiaro, le due console sono praticamente identiche, ma quella MS non è stata sfruttata come si deve. Mese dopo mese MS ha iniziato a perdere i contratti di esclusiva su certi brand che sono tornati ad essere multi-piattaforma.

Steam
E' di fatto la piattaforma di riferimento per i videogiocatori PC e questo può essere un problema per Microsoft che vuol tentare la diffusione di Windows 10 e, soprattutto, della SUA piattaforma di distribuzione di giochi.
Di tutto Steam sta mietendo sempre più vittime: molti videogiocatori scelgono di prendersi una Steam Machine, anzi, si costruiscono la propria Steam Machine e un buon numero di giocatori hanno scelto di usare lo Steam OS abbandonando Windows, questo grazie anche al fatto che la quasi totalità di titoli degli ultimi 4 anni, supportano Steam OS. I giocatori che non scelgono Steam OS lo fanno per non perdere quei giochi che non sono eseguibili sotto SteamOS e per poter utilizzare giochi distribuiti da altre piattaforme (Origin e Microsoft in primis).

Valve sta tentando, con il suo ecosistema Steam, di unire giocatori console con giocatori PC convergendoli verso un'unico sistema condiviso (ne avevamo già parlato qui).

E il futuro?

Sony e MS stanno spingendo l'idea della console che si comporta come un PC anche nel suo rating di aggiornamento. Le notizie delle ultime settimane lo dimostrano: nella loro intenzione vi è quella di creare PlayStatione ed Xbox "modulari" in grado di aggiornarsi dal punto di vista hardware, in grado di evolversi con l'evoluzione della tecnologia e dotandosi di CPU e GPU più potenti a costi contenuti e con una filosofia "plug-n-play". Se andasse in porto questa visione, si rischierebbe di veder morire il concetto di Console ed il motivo è piuttosto semplice: per quale ragione, a quel punto, un videogiocatore dovrebbe scegliere una console se poi è costretto a cambiarla "spesso", considerando anche eventuali problemi di compatibilità di giochi vecchi su strutture hardware nuove?

Mi spiego meglio.. con questa nuova filosofia Sony e MS daranno la possibilità ai giocatori di mantenere il proprio sistema "aggiornato" ad un costo sicuramente inferiore a quello necessario per mantenere aggiornato un PC da gioco: effettivamente l'Xbox potrebbe "evolversi" ogni 3-4 anni ad un costo contenuto. Fin qui potrei accettare la cosa, in fondo 300-400 euro ogni 4 anni per un sistema totalmente aggiornato corrisponde al costo di una singola scheda video di fascia medio-alta per un PC da gioco. Il problema però potrebbe arrivare lato software: uno dei vantaggi principali di una console sta nell'immediatezza sotto tutti i punti di vista, anche quello legato all'utilizzo immediato del gioco senza ricorrere a installazioni , configurazioni etc...
Se venisse introdotto un sistema di aggiornamento hardware "frequente" si rischierebbe di dover avere a che fare con giochi che richiederanno tempi di "personalizzazione" delle loro impostazioni sulla base del sistema in uso o, peggio ancora, aumenterebbero le probabilità di crash o instabilità..cosa che il giocatore PC è , ahimé , fin troppo abituato anche dalle produzioni AAA.
E quindi... che senso avrebbe comprare una console? Qualcuno potrebbe dire nessuna, però bisogna ricordare che le console rimarrebbero forse una soluzione più "easy" ed immediata di un PC da gioco.
Certo è che per un videogamer hardcore, un'evoluzione di questo tipo potrebbe spingerlo verso il mondo PC definitivamente.

E Steam? beh Steam ha solo da guadagnarci da questa situazione con una piattaforma che sta macinando numeri su numeri e su piattaforme diverse (Mac, Linux, Windows e SteamMachine). L'unico appunto che le muovo è il fatto di non effettuare un'efficace controllo della propria libreria, soprattutto in relazione alle continue evoluzioni delle varie macchine che ne usufruiscono i servizi.
Non è raro infatti, ritrovarsi nella piattaforma Steam dei giochi che non riescono a girare sul proprio sistema... Questo è un problema non di poco conto!

Onestamente, al momento, non ho la più pallida idea di cosa vorrà fare il prossimo anno con NX. Ma si può già intravvedere che Nintendo ha deciso di "adattarsi" ai tempi e a dedicarsi anche allo sviluppo, ad esempio, di giochi mobile (ne usciranno un paio in quest'anno che si affiancheranno a Miimoto e Pockemon GO). Su NX non si sa ancora niente, se non rumors di vario genere che definiscono NX una console molto simile alla futura PS4 Neo dal punto di vista hardware e che permetterà di giocare sia a casa che in mobilità.
Sembra che Nintendo voglia tornare ad essere il simbolo della filosofia del console gaming con la creazione di una piattaforma per videogiocare attraverso nuovi sistemi di interazione.
E' sempre stata nella natura di Nintendo quella di fare l'innovatrice "senza portafoglio", spesso le sue innovazioni non venivano comprese all'inizio ma sposate da tutti successivamente, esempi importanti recenti sono: il controllo tramite wiimote, o l'uso del touchscreen e il 3D senza occhiali nel gioco portatile o l'uso di "pad" speciali contenenti sensori di vario tipo per ottenere esperienze nuove di gioco.. esempi all'inizio derisi ma poi copiati dai concorrenti.
Quindi non so come sarà il futuro di Nintendo ma un'idea me la sono fatta.

Secondo me un possibile futuro potrebbe essere costituito da un mondo videoludico che si sposterà tantissimo su piattaforme PC-like con uno Steam e una XboxLive che si batteranno per diventare il punto di riferimento mondiale e con le proprie SteamMachine e XboxMachine che convoglieranno gli hardcore gamer console verso il mondo PC. Se ciò dovesse avvenire, Sony rischierebbe di perdere una grande fetta di giocatori non potendo competere con determinati standard imposti , in tal senso, dalle altre due compagnie..
Ma non è finita, se da un lato Steam e MS porteranno a convergere il mondo PC e quello Console, continueranno, secondo me, a puntare su scelte tecniche fin troppo consolidate e basate essenzialmente su: numero di poligoni, capacità di calcolo e realtà virtuale (si non l'ho menzionata volutamente questa cosa) ed è qui che Nintendo potrebbe riprendere le redini del gioco proponendo una vera alternativa fatta di innovazione nei metodi di interazione e di fruizione del gioco, entrando a quel punto in una competizione diretta con Steam e MS ma giocata su piani diversi. Se dovesse essere così sarà interessante vedere come la cosa si evolverà.

Realtà Virtuale
Come avrete notato non ho inserito negli argomenti sopracitati la Realtà Virtuale, questo perché secondo me non sarà (ancora) la vera svolta di questo step evolutivo.
Non mi fraintendete, la realtà virtuale sarà il futuro del gaming..ma non ora, non a questo stadio, probabilmente lo sarà al prossimo step evolutivo , non a questo.
Offre ancora troppe limitazioni e soprattutto richiede una potenza e un costo veramente elevato per poterlo gustare senza correre in bagno a vomitare. Anche qui sono le solite Sony, Microsoft e Valve che stanno spingendo , con progetti paralleli, la propria idea di realtà virtuale. Ma siamo ancora ad uno stadio piuttosto embrionale e, secondo me, non sarà la VR il punto focale di questa evoluzione alle porte.





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